Consorzi, Cia e Copagri: «Cartelle rinviate ma questioni ancora aperte»
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- By Franco
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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CIA e Copagri proprio a Bari, hanno manifestato organizzando un presidio a cui hanno partecipato oltre 500 agricoltori provenienti da tutta la Puglia. Dopo l’incontro con il commissario straordinario Alfredo Borzillo, CIA Agricoltori Italiani di Puglia e Copagri Puglia si sono confrontate con il presidente Michele Emiliano e l’assessore Donato Pentassuglia, illustrando le proprie proposte e richieste nella sala conferenze della presidenza regionale: «no al Tributo 630 e alle cartelle pazze, si invece al saldo e stralcio delle cartelle; no all’aumento delle tariffe irrigue dei Consorzi e delle tariffe Arif (fatte peraltro senza alcun preavviso), si a un immediato avvio della stagione irrigua». Fondamentali, inoltre, sono il “NO” al prosieguo della gestione commissariale e un SI deciso e ultimativo a una riforma immediata dei Consorzi di Bonifica. Una riforma che, hanno ribadito le due organizzazioni, non deve contemplare la creazione di un Consorzio Unico: troppo differenti sono condizioni e necessità specifiche, territoriali e colturali, delle diverse aree della Puglia. Con il Consorzio Unico, il rischio è quello di non riuscire a modulare interventi e servizi nel modo più adeguato per sostenere lo sviluppo dell’agricoltura.
«L’incontro è stato interlocutorio, le risposte che vogliamo dovranno arrivare dopo una fase di confronto in un tavolo tecnico per stabilire un cronoprogramma certo sulle cose da fare e che metta, tra le priorità, la definizione di nuovi e più equi piani di classifica. Al commissario Borzillo, invece, abbiamo ribadito l’assoluta necessità che la stagione irrigua sia avviata ufficialmente, con informazioni e date certe su cui possano contare gli agricoltori pugliesi che, a breve, dovranno fronteggiare una stagione estiva che si annuncia tra le più torride degli ultimi anni. Lo abbiamo ribadito: occorre chiudere la gestione commissariale per riuscire, finalmente, a compiere una serie di azioni non più derogabili: programmare un piano di lavori pluriennali dei Consorzi, con l’utilizzo di fondi comunitari, nazionali e regionali che consentano interventi strutturali; affidare ai Consorzi di Bonifica la piena e prioritaria gestione della risorsa idrica, privilegiando la funzione irrigua di questi enti come avviene nella stragrande maggioranza delle Regioni italiane, favorendo l’ammodernamento degli impianti e delle reti di distribuzione di acqua di derivazione superficiale e da falda; sostenere l’attività svolta dal Commissario Straordinario di definizione, in via transattiva, della debitoria nei confronti di amministrazioni pubbliche; favorire l’esodo incentivato del personale a tempo indeterminato finalizzato al potenziamento delle Aree Tecniche, con l’obiettivo di promuovere una forte e rinnovata spinta progettuale in grado di intercettare le risorse disponibili nell’ambito della pianificazione europea, nazionale e regionale».