Quest’opera è stata composta e registrata nella nostalgica, ventosa e decaduta Trieste e alla chiusura di un ciclo lungo vent'anni si rende necessario pubblicare questo lavoro poiché quel che era malato é diventato morente.

All’epoca, nella nostra tarda adolescenza, questo ammasso di suoni rappresentava un genuino sforzo ed una profonda ricerca verso l’oscurità, vissuta come ribellione all’ipocrisia della società, al suo fuggire dinanzi al pensiero della morte ed alla sua stessa inettitudine esistenziale.

Scavammo, cadendo al fondo del buio, al fondo illimitato del buio. Donando voce estrema alla separazione e al malumore che era nei nostri cuori, la musica ci permise di dare maestose ali al nostro dolore e di volare sul mondo distruggendo i confini che ci separavano da una più vera esistenza.

Stilisticamente gli anni in cui fu prodotta quest’opera erano già difficili per il genere, l’unico genere nel panorama estremo con una certa serietà espressiva ed un segreto anelito trascendente che ci fu molto caro e ne fu la sua vera essenza. Quando è autentico si può percepire infatti una luce rara, sotto ad una grande oscurità che ne è un'eccellente guardiana.

Il nostro Spirito è trasmigrato. Lontano. In un oltre altissimo. Folgorati da eterno chiarissimo Sole.

Le foglie con l’ipocrisia sono cadute, restano rami secchi. Possa chi ascolta questo grido scorgere all'orizzonte una luce eterna, la luce nascosta del Sole.

TRACKLIST

01 - Prima
02 - Seconda
03 - Terza
04 – Intermezzo
05 - Quarta
06 - Settima
07 - Undicesima

Etichetta: Il Grido – Incisioni Sonore
Pubblicazione: 17 Settembre 2023
Genere: Black Metal

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