La notizia è stata rilanciata stamane dall’area Due Mari di Cia Agricoltori Italiani di Puglia e segue, purtroppo, quella di circa 20 giorni fa: in quel caso, sulla provinciale 23 nei pressi del casello autostradale Mottola-Castellaneta, un altro attraversamento di cinghiali provocò un pericoloso incidente a catena. «Adesso basta, non c’è più tempo da perdere! – ha commentato il direttore Cia Due Mari Vito Rubino, dopo aver effettuato una ricognizione sul luogo dell’ultimo incidente – In quel tratto di strada è facile incappare in attraversamenti come quello dell’altra notte perché i cinghiali escono dai boschi per nutrirsi dell’uva presente nella zona. Anche in questo caso, solo la fortuna ha aiutato l’automobilista, ma siamo in piena emergenza e bisognerebbe agire con interventi straordinari». «Indossavo la cintura e viaggiavo a velocità moderata» – ha riferito la sfortunata automobilista – I cinghiali erano velocissimi ed è stato impossibile frenare o schivarli con il mio suv. Se avessi avuto un’utilitaria, o se in quel momento fosse transitata, una moto a quest’ora avremmo commentato un incidente mortale. Sembrava la scena di un film horror perché oltre al violento impatto c’era sangue ovunque e sentivo il grugnito dei cinghiali rimasti intrappolati sotto alle lamiere della mia auto». «Ormai assistiamo a uno strano fenomeno che, a nostro avviso, deve farci riflettere: un eccesso di protezione verso la specie animale e la sottovalutazione dei pericoli verso l’uomo e l’agricoltura che il proliferare di certe specie sta determinando» – ha dichiarato Pietro De Padova, presidente CIA Due Mari – Affinché si giunga il prima possibile all’abbattimento selettivo e controllato dei capi». Sul posto, poco dopo l’impatto, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Laterza e i veterinari della Asl di Taranto. La strada statale 7 è tornata percorribile dopo poche ore.