{affiliatetextads 1,,_plugin}Quelle, fortunatamente, le abbiamo sempre avute. Ma non abbiamo mai avuto come negli ultimi anni un incremento del turismo. Allora è necessario spiegare che la Puglia sta sviluppando un turismo di qualità, fondato sulla cultura, le arti, la musica, il cinema. Tuttavia, non c’è di che meravigliarsi. Le volgarità e gli attacchi strumentali sugli investimenti in cultura raccontano di un disegno economico basato ancora sul carbone, sull’atomo e sul petrolio. È sufficiente confrontare la spesa in cultura per ogni cittadino pugliese, dal 2005 ad oggi. Fino al 2005 si spendevano 0,50 centesimi di euro per cittadino, oggi se ne spendono 4. Cifre che spiegano da sole l’idea di futuro che abbiamo in mente. La cecità che dimostrano sarà un boomerang, dal momento che non solo i ragazzi pugliesi conoscono bene la portata degli investimenti culturali e quanto importanti siano per il loro futuro. Lo sanno bene i tanti ragazzi pugliesi che studiano al DAMS e che ritroveranno qui due Cineporti in cui magari trovare lavoro; il polo del cinema digitale; sale per la produzione di musica, di spettacolo e di teatro. Troveranno un altro futuro, più vicino alle loro aspirazioni. Troveranno la Puglia migliore.