Presentazione del libro “Le quattro stagioni iraniane” di Ghazi Rabihavi
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L’incontro è promosso da Astragali Teatro, in collaborazione con Musicaos Editore e Associazione “In Albera” che si occupa di promozione sociale e riforestazione del Salento e si aprirà con un videomessaggio di Vali Mahlouji, che ricorderà il reporter fotografico Kaveh Golestan (1950-2003), autore del reportage, nella metà degli anni Settanta in Iran, da cui è tratta la fotografia che compare nella copertina del volume di Ghazi Rabihavi, e che oggi fa parte della mostra “Archaeology of the final decade. Recreating the Citadel”, che racconta i luoghi, i volti, gli ambienti della cosiddetta “Cittadella di Shahr-e No”, ex quartiere a luci rosse della città di Teheran.
Interverranno l’autore Ghazi Rabihavi, Benedetta Pati, curatrice del libro, Fabio Tolledi, direttore artistico di Astràgali Teatro, Presidente del Centro Italiano dell’International Theatre Institute – ITI UNESCO e Vice Presidente per l’Europa del network Mondiale dell’ITI, e l’editore Luciano Pagano. Ad impreziosire l’incontro ci saranno le letture a cura di Roberta Quarta e Simonetta Rotundo, Matteo Mele di Astràgali Teatro, e la proiezione del cortometraggio "Fairy lights", filmato da Kaveh Golestan e realizzato con Ghazi Rabihavi, tratto da uno dei racconti presenti ne “Le quattro stagioni iraniane” e incentrato sulla condizione femminile quando, in paesi come l’Iran, l’oligarchia religiosa prese il potere.
Ghazi Rabihavi nasce ad Abadan (Iran). Durante la Rivoluzione di Khomeini si trasferisce a Teheran dove lavora come giornalista. Nel 1980 pubblica il romanzo “Diario di un soldato”, motivo per cui viene arrestato e condannato a morte. I mesi trascorsi in carcere gli costeranno l’interdizione dall’Associazione degli Scrittori Iraniani e gli consentiranno di pubblicare solo collettivamente il romanzo successivo “Hoffreh”. Si dedica, quindi, alla drammaturgia e al cinema. Nel 1994 viene interdetto dalla pubblicazione di qualsiasi opera e va in esilio a Londra, dove attualmente vive e lavora. Il suo ultimo romanzo “The Boys of Love”, riguardante la tematica dell’omosessualità, è stato tradotto e pubblicato in Francia, in Germania e in Egitto, ma è ancora censurato in Iran.
Kaveh Golestan è stato un fotoreporter e artista iraniano. Nel 1988 scattò le prime fotografie delle conseguenze dell'attacco chimico di Halabja durante la guerra Iran-Iraq. Lavorando come fotografo freelance, scattò le prime fotografie delle conseguenze dell'attacco chimico di Halabja durante la guerra Iran-Iraq. Fu premiato con la medaglia d'oro Robert Capa per il suo lavoro sulla rivoluzione del 1979 per Time. Il 2 aprile 2003, Golestān fu ucciso all'età di 53 anni a causa dell'esplosione di una mina mentre lavorava per la BBC a Kifri, in Iraq. È sepolto in un cimitero nell'est di Teheran.
Ingresso libero.
Per info: whatsapp 3892105991