Le popolazioni brindisine non lo vogliono, i partiti politici sono divisi tra di loro e al loro interno. Il sindaco di Brindisi Domenico Mennitti (centrodestra) si è sempre opposto e il presidente della Provincia Massimo Ferrarese (centrosinistra) non ha partecipato alla manifestazione, sostenendo che il decreto di valutazione di impatto ambientale sarà sottoposto all’attenzione del consiglio provinciale e alle sue determinazioni non appena se ne conosceranno ufficialmente i contenuti. 

{affiliatetextads 1,,_plugin}Il cantiere della Brindisi Lng di Capo Bianco allo stato è sotto sequestro penale. I termini giudiziari potrebbero segnare uno scenario di prescrizione di alcuni reati penali e il ritorno nella disponibilità della società inglese della colmata di Capo Bianco. Ma intanto, le istituzioni, allo stato Comune e Regione, hanno annunciato che il decreto di concessione della valutazione di impatto ambientale alla Brindisi Lng sarà impugnato innanzi alla giustizia amminis trativa. Insomma, il confronto tra popolazioni e istituzioni da una parte e società inglese dall’altra continuerà. Saranno i giudici dei tribunali amministrativi, Tar e Consiglio di Stato a dire l’ultima parola su una vicenda che risale ormai al 2000, quando sul quotidiano economico «Il Sole 24 Ore», l’allora amministratore delegato della British Gas, Yvonne Barton annunciò che nel porto esterno di Brindisi sarebbe stato realizzato un rigassificatore da otto miliardi di metri cubi di gas naturale liquido.

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