Cosentino & Berlusconi, Lavoro & Giustizia. Qualche riflessione
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{affiliatetextads 1,,_plugin}L'autunno doveva essere duro e tale si sta rivelando. Senza andare tanto lontani ricordiamo i 220 posti che probabilmente andranno in mobilità all'Evergreen, i 6 mila e passa dipendenti Ilva che andranno in Cassa Integrazione Straordinaria il 7 dicembre. E poi la S.E.S. a Nardò con 14 dipendenti licenziati, l'Adelchi con oltre 500 persone senza un futuro se non fosse per l'impegno che la Regione Puglia sta promuovendo per salvaguardare il lavoro, l'Eutelia a Modugno praticamente chiusa e così via.
In un periodo del genere la Camera dei Deputati invece che occuparsi della crisi è stata chiusa per un paio di settimane perchè non ci sono progetti di legge da esaminare visto che la stragrande maggioranza dei provvedimenti sono tutti governativi con annessa fiducia espropriando i deputati di ogni ruolo di legiferazione benchè a loro sia riconosciuta costituzionalmente questa competenza.
Ma al giullare con i tacchi ciò che importa non sono certo queste cose, sono i suoi problemi giudiziari e per essi è capace di bloccare l'attività delle strutture di governo invece che impegnare intelligenze e risorse sui veri problemi che gli italiani stanno affrontando in questi giorni: il lavoro e la mancanza di occupazione. Tornando al Cosentino, vorrei ricordare come il Pdl (Fini escluso) abbia subito dato la propria solidarietà al Sottosegretario di Stato in odor di Camorra e tale figura è ancora al suo posto. Pochi giorni fa un Governatore del Lazio di un'altra parte politica si è dimesso per storie non di mafia, ma di rapporti con trans.
Chiaramente gli Yes Man pagati con i soldi di Arcore hanno subito gridato alla magistratura rossa e comunista dimenticando che la magistratura ha provocato a sinistra la caduta della giunta regionale del Lazio e dell'Abruzzo. Ma a loro non importa, quando la magistratura giustamente colpisce a sinistra è santa, se colpisce a destra diventa politicizzata.
Infine il Tg1, un telegiornale oramai ben più ridicolo di Vespa che in un periodo di chiusura di stabilimenti e di disoccupazione si preoccupa di difendere con un editoriale i guai giudiziari del suo capo e la necessità di una riforma sulla giustizia. A me personalmente, della Giustizia e della riforma non me ne può fregar di meno se a fine mese poi non ci arrivo. Ma si sà al direttore Scodinzolini importa propinare puttanate agli italiani della serie "il Pil dell'Italia è maggiore della Gran Bretagna" e "George Cloney si è fidanzato con la Canalis".
Mah.
Antonio F.