Irene Antonucci, celebre attrice pugliese classe 1988, dall’Ambasciata al Campidoglio, conquista anche il Marateale 2021.
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Un brano brevissimo a suggerire un contesto intimo, quello di un uomo indurito dagli anni spaventato da una situazione sentimentale a cui non crede abbastanza: "vuoi curar ma non sai / medicare chi può / insegnare anche a te / che fa male sai”, un monito sarcastico alla sua amante, come a suggerirle di fare un passo indietro per non rimanere scottata. Tommaso Caronna in "Credere al bene" svela la disillusione di un uomo incapace di credere a chi ha “ancora ogni certezza / che tutto vada bene", malgrado proprio questa fiducia sia la chiave di volta per riuscire a stare meglio, andare oltre e accogliere di nuovo qualcuno nella propria vita.
“Credere al bene” di Tommaso Caronna edito da Fenice/Ingrooves (UMG) in pre-save e in uscita il 31 luglio, è un piccolo scrigno in cui è nascosta la formula della felicità. Una canzone dove gli arpeggi di chitarra creano un contrasto con il vissuto aspro nel testo, metafora di un superamento del cinismo in favore di una malinconica leggerezza e abbandono.
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Tommaso Caronna riprende temi a lui cari con la sensibilità che ha sempre contraddistinto i suoi lavori precedenti, e riesce a descrivere in modo impietoso le ansie e gli umori di una generazione incapace di distinguere il buono quando arriva, abituata com'è a nascondersi dietro il proprio sprezzante egoismo e l'instabilità affettiva.
In meno di due minuti di durata, con un suono brit-pop che ricorda i primi The Verve, Tommaso Caronna scrive poche parole asciutte, aiutate da un’arrangiamento limpido come la promessa di una svolta. Per chi serba una speranza e vuole “credere al bene”.
Bio
Tommaso Caronna è nato a Broni (PV) nel 1989. Ha iniziato a fare musica nel 2008. Compositore autodidatta, passa con disinvoltura dal jazz all'elettronica fino alla musica orchestrale. Ha scritto brani ad uso televisivo, per etichette estere di BMG, e ha pubblicato tre album di canzoni.
Dopo l’anteprima assoluta in occasione del Festival “Rock Inn Somma” , i Deadlock Crew pubblicano ufficialmente il video lyric dal titolo “Waza- ari”. Il brano è estratto dal nuovo album “Look Down On Me” [Heavy Metal] ed è disponibile in formato fisico , nei principali digital stores e su Catalogo Sony.
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Con l’ulteriore proroga dello stato di emergenza sanitaria al 31 dicembre 2021, la validità di tutti gli atti di assenso della P.A. in scadenza fra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021 viene prolungata al 31 marzo 2022
Da venerdì 23 luglio sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “LETTERA A ME STESSO”, il nuovo singolo di HERRÉ.
“Lettera a me stesso” è un promemoria per il futuro, un incitamento alla forza interiore; parlare al proprio io, in maniera diretta, permette di rischiarire col tempo la mente, in modo tale da potersi focalizzare sui sogni e gli obiettivi da raggiungere. Le parole scritte rimangono impresse nella memoria storica di ognuno di noi, e questo vale per la canzone che diventa poesia, da saper leggere quando fuori è buio e si sente il bisogno di ritrovare la luce.
Spiega l’artista a proposito del brano: «La canzone è stata scritta in uno di quei momenti bui da superare: nasce dalle inquietudini giovanili e dalle incertezze presenti e future. L’ho scritta per ricordarmi di essere forte quando sarà il momento, e di dare sempre il massimo per il raggiungimento dei miei sogni»
Il videoclip di “Lettera a me stesso” è una metafora. Il naufrago, simbolo della dispersione personale, si ritrova nel gomitolo delle idee confuse della mente e inizia il proprio viaggio che lo porta dal mare al palcoscenico, rigorosamente vuoto. L’alternarsi delle location dà risalto alla musica, che si fonde con le immagini in un’unica cosa. Si percepisce il percorso, l’inizio e la fine, con l’ultima destabilizzante scena, che racchiude tutto in un unico sogno, forse, mai esistito o forse ancora da avverare.
Guarda “Lettera a me stesso” su YouTube
Biografia
Riccardo Guglielmi, in arte Herré, nasce nel settembre ‘97 all’Isola d’Elba. Il suo percorso di studi musicali inizia nel 2010 quando, grazie al suo professore di musica delle scuole medie, si avvicina allo studio del pianoforte. Nel 2013 inizia a cantare, frequentando le scuole musicali del territorio Elbano, proseguendo poi gli studi musicali all’Accademia delle Muse di Piombino. Nel 2017 esce il suo primo singolo da cantautore, “Come il sole quando piove”. L’anno dopo inizia a raccogliere i primi frutti dei suoi studi, vincendo il CantaElba (premio territoriale) e Area Sanremo 2018, arrivando a giocarsi così, al cospetto di Claudio Baglioni, un posto per Sanremo 2019. Poco dopo esce il suo secondo singolo, nonché brano vincitore di Area Sanremo, “I miei giorni con te”, con la speciale dedica al nonno, e nel 2020 arriva nuovamente in finale ad Area Sanremo. Nel 2021 firma con Greylight Records, continuando il suo percorso artistico e pubblicando, il 23 luglio, il nuovo singolo “Lettera a me stesso”.
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