Il Ministro del Welfare Sacconi al Palace si intrattiene sull'arbitrato e non riesce ad evitare la battutina sull'omosessualità di Nichi
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Nessun problema, a parte il fatto che Palese notava, a piè di pagina, l'invito a ricordarsi del voto del 28 e 29 marzo. “Non si può utilizzare la comunicazione istituzionale per propaganda politica”, ha dichiarato. Maurizio Sacconi ha definito come “una scelta di campo” il voto alle regionali. Ed ovviamente, in questa ottica, il voto dato ad una terza lista sarebbe fuorviante. Inoltre, per il Ministro, il voto alle regionali ha un peso particolare per la politica italiana visto di qui al 2013 non vi saranno altri appuntamenti elettorali significativi. A proposito delle polemiche suscitate dal recente disegno di legge sull'arbitrato che dovrebbe regolare le controversie di lavoro, Sacconi ha definito lo sciopero di venerdì scorso “un disastro, perchè vi ha partecipato solo la CGIL, mentre le altre organizzazioni sindacali hanno sottoscritto il documento. Non più del 10% del pubblico impiego ha aderito allo sciopero, e non oltre il 14% in Federmeccanica”. Ha definito sproporzionato il linguaggio di Vendola: “Noi non siamo perfetti, ma rappresentiamo certamente dei normali”.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Le sigle sindacali che hanno apposto la propria firma a quel documento rappresentano, per Sacconi, “l'Italia che dialoga, parla anche nella notte scura”. Ha altresì ricordato che già Marco Biagi aveva avuto la felice intuizione di elaborare questo progetto. In merito alla formazione professionale, essa si basa su 3 punti: l'analisi dei fabbisogni professionali, in base a quanto rilevato dalle organizzazioni di categoria; l'immediata certificazione di “mestiere”; infine, dalla formazione per compiti nel lavoro. Quindi, una formazione sganciata dal grado di istruzione, dal livello culturale, ma realizzata all'interno delle aziende. Infine, Sacconi si è soffermato su quello che ha definito come “disastro della sanità in Puglia”. Sono stati evidenziati alcuni dati: abbiamo 68 posti letto riservati agli anziani per mille abitanti. Appena il 2% delle risorse viene destinato all'assistenza domicialiare.
“In Puglia, ci sarebbero le condizioni per il fallimento politico se il provvedimento di cui si discute in queste ore fosse in vigore”. Il provvedimento prevede che quelle Regioni che non rispettano i criteri imposti dal bilancio, non possono essere più ricandidati. Sacconi ha concluso: “da socialista, so quanto sia importante proiettarsi verso un oltre ed agire sempre in difesa della vita”.
Valentino Sgaramella - http://www.barilive.it/news/news.aspx?idnews=16657