Non si attende il discorso con il pathos e la curiosità del 2005. Allora tutto era nuovo. Oggi il programma sarà costruito in continuità con il già fatto. A cominciare - come è stato pubblicamente dichiarato nei giorni scorsi dall’assessore Nicola Fratoianni - dal rifinanziamento della manovra anticrisi. Finora sono stati impiegati 740 milioni di fondi (in gran parte europei) per investimenti complessivi di 1,6 miliardi. Vendola pensa al medesimo intervento per utilizzare le risorse disponibili in modo concentrato e creare massa critica.

Occupazione e sviluppo economico non sono tenuti su piani distinti: si intrecciano tra loro. Nel piano della giunta c’è l’idea di realizzare un programma «di piccoli e medi investimenti nei Comuni, per sostenere l’economia locale» (beni culturali, efficientamento energetico degli edifici). Naturalmente ci sono anche le opere più imponenti: come i 666 milioni di nuove attività che l’Aqp porterà a termine entro il 2012; i 90 per la nuova sede della Regione; i 100 per le strade ex Anas da ammodernare. Assieme a questo rimane l’idea di sviluppare «l’attrattività territoriale» migliorando «l’offerta turistica» (sempre parole di Fratoianni).

{affiliatetextads 1,,_plugin}In primo piano restano anche quei potenti fattori di crescita che sono «la ricerca e l’innovazione», tanto più nel decisivo collegamento con il mondo industriale, e quello dei distretti in particolare. Largo spazio anche alla green economy e alle energie rinnovabili. Sarà sostenuto l’accesso dei giovani al mercato del lavoro (in forme simili a quelle dei master finanziati dal pubblico) e alla autoimprenditorialità. In questa chiave un grande ruolo verrà svolto da ciò che viene declinato come «industria creativa» (spettacolo, arti visive, video, musica, moda, design). Anche qui si tratta di promuovere «imprenditorialità diffusa» e recuperare immobili (come con il programma Bollenti spiriti). A sostenere il comparto della «industria creativa» ci saranno iniziative del tutto nuove. Per esempio prevedere che la Regione entri nel capitale di rischio o nei fondi di garanzia a sostegno delle imprese.

Nel medesimo comparto, un ruolo decisivo toccherà - come è stato con i tanti film girati in Puglia - alle infrastrutture culturali e turistiche. L’assessorato al Turismo, e la collegata delega dei Beni culturali, giocheranno un ruolo decisivo: perché capaci di sfruttare il fattore attrattivo e perché veicolo di conoscenza del territorio. Il primo obiettivo sarà superare il sistema delle Apt (commissariate da tempo) e rinnovare la convenzione con Unioncamere per la migliore gestione del portale internet (viaggiareinpuglia.it). Niente interventi a pioggia per la promozione ( tipo Puglia show time) ma iniziative mirate. Le politiche di Bilancio risentiranno della ristrettezza dei fondi (se tutto va bene ci saranno 370 milioni in meno sul bilancio 2011, a causa dei tagli del goveno). Certo, soccorrono le risorse europee, fino al 2013: ma queste necessitano della necessaria quota di cofinanziamento. Dunque, occorrerà scegliere con cura. Quanto alla sanità, nodo cruciale di tutte le polemiche del passato più omeno recente, si tratta di usare con parsimonia i già scarsi fondi. È prevedibile che arrivi una sforbiciata al Fondo sanitario 2011: dunque si tratta di difendere l’attuazione del Piano della salute. Gli investimenti rallenteranno (sebbene il governatore non userà questa espressione) per riprendere dopo la crisi. In questa ottica anche il preannunciato ricorso al project financing per costruire nuovi ospedali potrebbe subire una battuta d’arresto, visto che latitano anche i capitali privati. In arrivo un riordino della materia del ticket: per fare chiarezza sugli aventi diritto ed evitare le frodi, e dissuadere i consumi eccessivi di determinate categorie di farmaci.

Francesco Strippoli - Corriere del Mezzogiorno
03 giugno 2010