INTRONA: 'LAVOREREMO PER IL CAMBIO DEL SINDACO A POLIGNANO.. INTANTO PROBLEMI PER SCHITTULLI
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Un sindaco che vediamo parlare bene ma quanto ai fatti, tranne i suoi, si vede ben poco. Oscuro. Un sindaco che di Rinascimento e di slogan a effetto se ne intende - come dimenticare quello delle elezioni provinciali: “Nuova Vita alla Provincia” - roba da far rivoltare Dante Alighieri. Millantando “vite nuove” alla Provincia di Bari, il sindaco Bovino arriva nel 2009 dritto e storto in Via Spalato: eletto consigliere provinciale con un magro bottino e con lo schiaffo e l’umiliazione del tradimento di alcuni amici. “Io deluso da qualche amico” – cercò di limitare i danni il sindaco.
L'ESTASI POLIGNANESE - Quello slogan era più “effervescente” che “naturale”, proprio come l’estasi polignanese al gusto kiwi. Un sindaco che fa acqua, ormai. Acqua... effervescente come il rimpasto-suicidio di giunta che di lì a breve, dopo l’elezione alla Provincia, si consumerà in viale Rimembranza, con l’inaugurazione del nuovo imbarazzante e disastroso corso dell’assessorato al turismo. Certo che da allora (agosto 2009) non c’è l’ufficio turistico (apertura annunciata prima di San Vito 2010), ma intanto l’assessore Ruggiero c’è.
Aspettando Godot, direbbe la collega: l’ufficio turistico prima di San Vito, l’affidamento diretto, senza concorso di idee, agli amici degli amici per la guida turistica e la grafica dell’e-c-stasy polignanese (si disse pubblicamente di voler chiudere con il clientelismo del passato), il programma dell’estate trito e ritrito con ospiti già in cartellone nelle passate edizioni (Mario Rosini, Faraualla, orchestra provinciale di Lecce, su tutti), il bando bufala e la nomina in extremis del nuovo direttore dopo che il programma era già stato annunciato dall’assessore, la campagna di comunicazione inesistente, e via stagionando.
Meno male che Beatrice De Donato c’è. In quel del Libro Possibile ha confermato, forse senza accorgersene: “Questo festival del libro si inscrive all’interno del più grande percorso che è l’estate polignanese. Il collega al turismo (Ruggiero, ndr) ha curato il cartellone delle iniziative dell’estate polignanese tra le quali rientra anche il festival.”
E quindi chi l’ha fatto questo programma in soli undici giorni? “Ho fatto tutto io. E’ stato un lavoro frenetico” - si vantò il direttore turistico ai nostri microfoni.
PUGLIA PD TUTTO AI FERRI CORTI - Intanto, è notizia di questi giorni che La Puglia prima di tutto, il partito del sindaco, minaccia di uscire dalla giunta provinciale di Bari. Il movimento, fondato da Raffaele Fitto e di cui è segretario Tato Greco, vicino al sindaco Bovino, è ai ferri corti col presidente Francesco Schittulli. “Troppi suoi fedelissimi sono al potere”. Sindaco, altro che vita nuova alla provincia. Si capisce come quella di Focarelli non era solo una cassandra: “Ora vi faccio vedere io come faccio danni pure alla Provincia” disse il consigliere Pd, in un bizzarro tentativo di riscrittura, a modo suo, dello slogan del primo cittadino in corsa alla Provincia.
PUTIGNANO ESCE DAL CONSORZIO TRULLI GROTTE MARE - Ma Bovino è riuscito a superare sé stesso. Il turismo alla Ruggiero ha fatto scuola. E pensare che si organizzano Master ad Harvard: è un po’ come distruggere tutto in pochi anni. E Così, questa settimana il comune di Putignano ha approvato con delibera il recesso definitivo dal Consorzio turistico Trulli Grotte Mare. Pensate che da poco tempo, Bovino era stato nominato presidente del consorzio in questione. Ora lui che è una vox clamantis nel deserto dei trulli, incassa il colpo definitivo: quasi tutti i comuni ormai si sono defilati dal consorzio turistico più fallimentare della storia del sud est Barese.
Aveva ragione Bovino, quando a Polignanoweb dichiarò: “Stiamo finalmente uscendo da una gestione monocratica che ha visto gestire il consorzio da una sola persona e che ha profuso tutte le risorse soltanto in rappresentanze, senza una strategia, una programmazione, una visibilità oggettiva, per cui i risultati veramente sono stati scarsi”. Nel frattempo, dal consorzio, si sono defilati quasi tutti i comuni.
{affiliatetextads 1,,_plugin}LA REUNION DEL CENTROSINISTRA - Tornando a Introna, il centrosinistra polignanese al contrario, in queste ore non scherza affatto. Si tengono incontri inter nos, si tentano manovre delicate. Forse Introna ne era pure informato, tanto che a Polignano il presidente è ormai di casa. Gli esponenti delle forze di centrosinistra locali si sono incontrati prima mercoledì sera, occasione in cui i vertici di tutti i partiti, compresa l’Udc e l’Idv (ancora in via di definizione), hanno messo il punto definitivo sulle malefatte del governo locale. Il punto era così grande che non si riusciva a delinearne i confini. Ci sarebbe ora l’intesa, ma su altri fronti bisogna ancora fare il lavoro di lima. Chi sarà il prossimo candidato sindaco? Voci ben’informate dicono che l’incontro si è rivelato piuttosto conviviale ma, passati i conviviali piaceri e levate le tavole bisogna definire il programma elettorale, trovare poi una convergenza sul nome del candidato sindaco sul quale ci sarebbero ancora delle riserve.
Ieri mattina quindi, il secondo passaggio: un incontro ristretto ai soli segretari ed esponenti per pianificare l’assalto definitivo a Palazzo di Città, ormai abbandonato a se stesso.
Questi e altri i segnali premonitori della crisi in maggioranza. L’Operazione NeaPolis promossa da Eugenio Scagliusi insieme ai quattro amici, ad esempio, segnerebbe lo strappo definitivo tra l’avvocato e l’amministrazione comunale. I fedeli di Bovino, mercoledì sera, avrebbero addirittura inscenato il sit-in di protesta per la mancanza di medici al pronto soccorso, strumentalizzando l’assenza delle forze di opposizione. Tutto ha coinciso, e guarda caso, con la conferenza stampa di presentazione dell’Operazione NeaPolis, criticando la quale alcuni colleghi di maggioranza di Scagliusi e consiglieri di maggioranza non hanno risparmiato attestazioni di disprezzo e di derisione. Ha coinciso, invece a caso, con la reunion del centrosinistra di mercoledì sera. E questo è un bel caso! Comunque, sul pasticciaccio del pronto soccorso torneremo nell’approfondimento.
Eugenio Scagliusi è il presidente del consiglio di un esecutivo rispetto al quale non riesce a prendere le distanze in maniera chiara e definita, ma rispetto al quale contesta alcune azioni scellerate (pista ciclabile, liti e tensioni in consiglio, spreco di danaro pubblico e Radio Tour in primis), e lo fa rilasciando candidamente dichiarazioni ai giornali. Sempre sul filo, ma comunque dichiarazioni sono.
“La maggioranza è ormai a pezzi” – hanno osservato durante l’incontro del centrosinistra. “La maggioranza è ormai a pezzi. Servono idee, progetti nuovi per questa città” – più concretamente hanno realizzato gli ‘operai’ della Fabbrica di Nichi, che guardano pure loro al futuro della Polignano che sarà.
Rossella Santoro del festival Il Libro Possibile introduce un sindaco visibilmente stanco e sotto pressione, anche nelle occasioni dove il sorriso, pure forzato, sarebbe d’obbligo: “Tutti hanno appellato il padrone di casa, Angelo Bovino, come un grande sindaco. Io, che sono sempre più cattiva – ha dichiarato impertinente e maliziosa la coordinatrice dello staff – mi sono domandata: “ma il grande sindaco o il sindaco grande?”. Ovviamente, serenamente e pacatamente, scherzava pure lei.
http://www.polignanoweb.it/notizie/politica/1156-riunioni-di-centrosinistra-maggioranza-a-pezzi.html