C'è crisi per i lavoratori e le famiglie? Al Comune di Lecce no, si passa da 9 a 14 assessorati
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I problemi al Comune di Lecce sono tanti a partire da quelli prettamente politici fino ad arrivare a quelli più tecnico-amministrativi. Già dal giorno dopo la vittoria di Perrone su Rotundo sorsero le difficoltà date dalla impossibile convivenza dell'ex sindaco Adriana Poli con il nuovo sindaco Perrone. Una convivenza stretta ad entrambi che ha portato il Comune alla paralisi amministrativa degli ultimi tre anni. Ricordiamo infatti che nel 2009 questa scoppiò con la creazione del nuovo partito della Poli accompagnato dalla defenestrazione di ben 3 assessori fedeli all'ex sindaco che entrarono quindi nel gruppo di Io Sud. Ma il Consiglo Comunale cominciava a traballare così qualche consigliere eletto all'opposizione è stata accalappiato per mantenere un po a galla la giunta.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Ma questo non basta. Nel frattempo si sono avuti problemi amministrativi di ogni genere e tipo, dal Filobus che non parte e che probabilmente non partirà mai fino ad arrivare ai Palazzi di Via Brenta, SelmaBipiemme, al possibile dissesto finanziario, ai debiti della Lupiae Servizi e chi più ne ha più ne metta. Ma questo non basta a scoraggiare l'impavido Sindaco che pur di mantenere a galla se stesso e la giunta non ci pensa due volte ad aggiungere ai fantastici nove, altri 5 assessori portando il numero degli assessorati a 14. Quanto la città di Roma!
I nomi potrebbero essere quelli di Damiano D’Autilia, Nunzia Brandi, lo stesso Severo Martini (che ha lasciato Io Sud con Paolo Cairo), Luigi Coclite e Gaetano Messuti. Per il Comune di Lecce, pensantemente indebitato sembra che la crisi, proprio non esista.