Introna: “Nichi è un messaggio di speranza”.
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Presidente Introna, come giudica l’autocandidatura del governatore Vendola alla guida del Paese?
“Un fatto legittimo. Vendola si pone il problema di portare il popolo di centrosinistra e tutti i progressisti che non si riconoscono nel berlusconismo a una riflessione che parta da subito e quella delle primarie nazionali può essere una tempestiva provocazione”.
“Un fatto legittimo. Vendola si pone il problema di portare il popolo di centrosinistra e tutti i progressisti che non si riconoscono nel berlusconismo a una riflessione che parta da subito e quella delle primarie nazionali può essere una tempestiva provocazione”.
Vendola è stato rieletto presidente della Regione solo 4 mesi fa e al termine naturale della legislatura parlamentare mancano ancora 3 anni. Non le sembra una candidatura un po’ prematura?
“Dichiarare la disponibilità non significa determinare una data. Questa data non dipende né da Vendola, né dal centrosinistra, ma solo da quanto sta accadendo nel Pdl. Di giorno in giorno assistiamo alla rovinosa caduta del gradimento del Governo Berlusconi”.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Ipotizziamo elezioni anticipate e una candidatura di Vendola. Non teme che i pugliesi possano sentirsi ‘traditi’? Loro lo hanno votato per essere governati alla Regione.
“Vendola non ha dichiarato la chiusura della legislatura regionale o di lasciare la Puglia. Ha solo raccolto un grido di dolore, un messaggio di speranza che nasce spontaneo nel popolo, nell’opinione pubblica. I cittadini stanno pagando con sacrifici enormi il disastro dell’economia italiana. Il trio Berlusconi-Tremonti-Bossi sta chiedendo agli italiani di pagare un prezzo alto: il taglio dei servizi sociali e dei sostegni alle impresse e all’occupazione. Quando un Paese è ridotto come quello italiano con famiglie dal potere d’acquisto indebolito e che non arrivano già alla seconda settimana del mese, quando le liste dei disoccupati e dei cassaintegrati aumentano, quando alle donne e agli uomini viene negato un futuro lavorativo, io penso che ci siano elementi sufficienti affinché il centrosinistra prenda il Paese per mano. Questo è un Paese confuso e strangolato. Bisogna offrirgli una speranza”.
“Vendola non ha dichiarato la chiusura della legislatura regionale o di lasciare la Puglia. Ha solo raccolto un grido di dolore, un messaggio di speranza che nasce spontaneo nel popolo, nell’opinione pubblica. I cittadini stanno pagando con sacrifici enormi il disastro dell’economia italiana. Il trio Berlusconi-Tremonti-Bossi sta chiedendo agli italiani di pagare un prezzo alto: il taglio dei servizi sociali e dei sostegni alle impresse e all’occupazione. Quando un Paese è ridotto come quello italiano con famiglie dal potere d’acquisto indebolito e che non arrivano già alla seconda settimana del mese, quando le liste dei disoccupati e dei cassaintegrati aumentano, quando alle donne e agli uomini viene negato un futuro lavorativo, io penso che ci siano elementi sufficienti affinché il centrosinistra prenda il Paese per mano. Questo è un Paese confuso e strangolato. Bisogna offrirgli una speranza”.
Il vero nemico della candidatura di Vendola non potrebbe essere proprio il centrosinistra?
“Io nel centrosinistra ho sempre individuato gli alleati. Guai a noi se all’interno del centrosinistra ci fossero dei nemici. Allora questo Paese non avrebbe più futuro”.
“Io nel centrosinistra ho sempre individuato gli alleati. Guai a noi se all’interno del centrosinistra ci fossero dei nemici. Allora questo Paese non avrebbe più futuro”.
Ma i primi altolà sono già arrivati da una parte del Pd e da Idv e Udc.
“Possono anche arrivare, ma alle Primarie saranno gli italiani a dover scegliere il candidato e il leader idoneo, capace, affidabile per la politica del nuovo”.
“Possono anche arrivare, ma alle Primarie saranno gli italiani a dover scegliere il candidato e il leader idoneo, capace, affidabile per la politica del nuovo”.
Non teme contraccolpi sul normale svolgimento dell’attività del Consiglio Regionale?
“Non ne vedo i motivi, le preoccupazioni. Ognuno gioca la sua partita. Vendola ha posto un problema e ha lanciato una sfida al centrosinistra richiamandolo al suo dovere. Lui vuole offrire una coalizione capace e affidabile. Certo, avrà bisogno dei tempi della politica e questi, ribadisco, non dipendono da lui ma dalla tenuta del rapporto di Berlusconi con gli italiani”.
“Non ne vedo i motivi, le preoccupazioni. Ognuno gioca la sua partita. Vendola ha posto un problema e ha lanciato una sfida al centrosinistra richiamandolo al suo dovere. Lui vuole offrire una coalizione capace e affidabile. Certo, avrà bisogno dei tempi della politica e questi, ribadisco, non dipendono da lui ma dalla tenuta del rapporto di Berlusconi con gli italiani”.
Un messaggio agli scettici.
“Vendola è il rappresentante di una sinistra moderna che sa governare, che ha saputo superare la crisi economica senza scaricare il peso sui pugliesi. Non ha mai perso il punto di vista sulle politiche di solidarietà e sul sostegno a chi è indietro. L’esperienza di governo pugliese può essere un buon esempio nazionale”.
“Vendola è il rappresentante di una sinistra moderna che sa governare, che ha saputo superare la crisi economica senza scaricare il peso sui pugliesi. Non ha mai perso il punto di vista sulle politiche di solidarietà e sul sostegno a chi è indietro. L’esperienza di governo pugliese può essere un buon esempio nazionale”.
Tre aggettivi per definire la candidatura di Vendola.
“Tempestiva, opportuna e adeguata”.
“Tempestiva, opportuna e adeguata”.
(FonteBariSera)