LE TABELLE DEL SONDAGGIO

Tutto questo nonostante, nel dettaglio, Bersani venga percepito come più affidabile, determinato, preparato e abile nella mediazione. Qualità preziose ma che davanti alla "modernità" dei gesti e della parole di Vendola, mostrano la corda. Ed è proprio la leva dell'emotività che potrebbe  spiegare, più di ogni altra cosa, il successo di Vendola nel sondaggio. I profili. Affidabilità contro innovazione. Preparazione contro autorevolezza. Da una parte Bersani "il competente", dall'altra Vendola "che sa comunicare". Scorrendo i dati è chiara e distanta la percezione che gli elettori del centrosinistra ha dei due leader. Di Bersani spiccano quelle caratteristiche che lo accompagnano da sempre: l'aura di conoscenza delle cose di cui parla, una buona dose di moderazione e affidabilità, la capacità di mediare. Sull'altro fronte, Vendola spicca perché sa parlare e agire in modo "innovativo". Una cifra necessaria per fare politica negli anni Duemila. L'idea delle Fabbriche, e quell'uso continua di un linguaggio evocativo, distante annui luce dal pragmatico idioma bersaniano.

{affiliatetextads 1,,_plugin}La fiducia. Tirando le somme gli elettori del centrosinistra dimostrano di avere più fiducia in Bersani. Il 77% degli intervistati punta sul segretario del Pd, mentre il 63% si schiera con il governatore pugliese. Nel dettaglio si vede che Bersani pesca molti consensi tra gli elettori del Pd (86%), non molti tra i sostenitori dell'Idv (58%), mentre fa breccia tra coloro che si dicono indecisi (80%) o elettori di altri partiti del centrosinistra (72%). Dato, quest'ultimo, da non sottovalutare a testimonianza di una capacità attrattiva legata al segretario democratico. Per contro Vendola fa il pieno tra gli elettori dell'Idv (76%), cattura il 67% di chi vota Pd, ma mostra la corda nella cosidetta area esterna ai due maggiori partiti d'opposizione (solo il 52% degli indecisi dice di aver fiducia in Vendola).

Per chi votare alle primarie e alle elezioni? La risposta è Vendola. Ribaltando l'esito della domanda sulla fiducia, gli elettori di centrosinistra puntano sia sulle primarie che nella sfida con Berlusconi sul governatore. Che supera Bersani di due lunghezze (51% a 49%) in caso di primarie e molto più nettamente quando si parla di possibilità di battere in Cavaliere (49% a 31%). Nel dettaglio emergono dati significativi. Anzitutto, se si focalizza l'attenzione sugli elettori Pd, si vede che sono spaccati a metà. Il 52% punta su Vendola alle primarie, il 52% lo vede vincente con Berlusconi (Bersani, invece, raccogliere solo un misero 29% tra gli elettori del suo partito). Il leader di Sel scalda i cuori degli elettori degli altri partiti della sinistra (64% alle primarie, 63% contro Berlusconi). Anche in questo caso, però, Bersani convince di più gli indecisi (50% sono con lui). Strano destino per un segretario che sembra piacere di più all'esterno che all'interno del suo partito.

(C) Repubblica.it