Marina di Ginosa, alluvione: il sindaco scrive a Berlusconi
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“Nell’alluvione del 1° e 2 marzo – si legge nella missiva – miracolosamente non ci sono state vittime; tuttavia, i danni alle abitazioni dei cittadini, alle aziende e alla infrastrutture sono stati ingentissimi. Numerose ordinanze sono state emanate per l’evacuazione e lo sgombero delle famiglie dalle abitazioni danneggiate. Nell’immediatezza, il Comune di Ginosa non solo si è fatto carico di organizzare i primi interventi di soccorso, ma ha anche provveduto a sostenere le spese necessarie per la gestione di tale emergenza.
Molte sono state le richieste formulate dal Comune e dai cittadini costituitisi in Comitato, alla Provincia, alla Regione, al Governo, per ottenere un primo ed immediato aiuto di finanziamento. Ad oggi, solo parole al vento. Come Comune, l’unico ente che ha provveduto a fare il proprio dovere, abbiamo anticipato circa 1milione 300mila euro, tutti rendicontabili. Speravo che queste somme fossero rimborsate, consentendo al nostro Comune di poter proseguire la propria attività istituzionale. Ed, invece, da ente virtuoso, che ha sempre rispettato il Patto di stabilità – continua De Palma – il nostro Comune, a causa delle spese impreviste determinate dall’alluvione, rischia di sforarlo. E, per assurdo, le conseguenze ricadrebbero su tutti i cittadini, anche su quelli colpiti dall’alluvione, che hanno perso casa, auto, oggetti personali, la dignità di essere umani”.
E, poi, un cenno alla diversità di trattamento, rispetto ai vicini comuni della Basilicata, colpiti dalla stessa emergenza. “Ad otto mesi dall’alluvione, non un solo euro è stato stanziato per il nostro comune, a differenza di quanto avvenuto per la Basilicata, destinataria di ben 7 milioni di euro, il cui provvedimento è contenuto nella seconda manovra correttiva di agosto 2011. Una tale scelta va operata con la stessa entità anche per Marina di Ginosa. Molti danni strutturali sono comuni ad entrambi le regioni. Le strade distrutte, infatti, sono le stesse, essendo arterie di collegamento tra i due territori”.
Concludendo la sua missiva, il sindaco De Palma chiede che “con un provvedimento di urgenza straordinario o all’interno del Decreto Milleproroghe sulla competitività e sullo sviluppo, la cui emanazione è imminente, si possano stanziare le somme necessarie per fronteggiare l’emergenza”.