Il giornale Italia Terra Nostra ha posto 24 domande a Nichi su sanità e San Raffaele del Mediterraneo di Taranto.
Ecco le risposte:
1. Lei da quanti anni governa la Regione Puglia?
Dall’aprile del 2005.
2. I conti sanitari sono in rosso?
Sì, la gestione della sanità in Puglia, come in tutte le regioni italiane è strutturalmente in deficit per la necessità di assicurare i LEA (cioè i livelli essenziali di assistenza) a tutti i residenti in regione (cittadini e migranti a qualunque titolo), per alcune ragioni strutturali (rete ospedaliera obsoleta e troppo frammentata, dispersione burocratica amministrativa delle vecchie Asl oggi finalmente riaccorpate, per estesi livelli di inappropriatezza).
Tuttavia la Puglia è l’unica regione del Mezzogiorno non commissariata per disavanzo sanitario.
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Va bene la lotta alla violenza negli stadi ma diciamo “No!” alla “carta di credito” del tifoso!”, “No!” alla schedatura fascista che finirà per favorire i gruppi che gestiscono i diritti televisivi e le grandi banche.
C’era da aspettarselo che la famigerata “Tessera del Tifoso” facesse le sue prime “vittime” proprio nel precampionato: i dati, infatti, forniti da alcune società di calcio di serie “A” segnalano un crollo vertiginoso degli abbonamenti. Si parla già di una diminuzione di oltre 100.000 abbonati con un calo del 18 % a livello nazionale mentre quasi tutte le campagne abbonamenti sono state chiuse. Un vero e proprio flop se si pensa che le card sottoscritte sono solo 200mila a fronte delle 500 mila previste dal Ministero degli Interni.
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Pietro Di Grusa, Giacomo Russo e Salvo Altadonna sono in sciopero della fame da oltre dieci giorni a Palermo, per rivendicare il loro diritto al lavoro e ad una vita dignitosa e per protestare contro i tagli inferti alla scuola pubblica dal ministro Gelmini, con la supervisione e il placet di Tremonti. Pietro, Giacomo e Salvo sono solo tre dei 160.000 precari della scuola di tutta Italia che il ministro Gelmini ha deciso di mettere ai margini della società, convinta che il miglior modo per prepararsi al futuro sia quello di tagliare sulla scuola pubblica, sull’educazione e sulla preparazione delle nuove generazioni.Quando si decide di mettere in gioco la propria vita per protestare, quando si arriva a considerare la possibilità di utilizzare il proprio corpo per avere voce, si tratta sempre di scelte drammatiche, esasperate, condizionate dall’immobilismo e dalla cecità delle istituzioni.
Il Sud come l’India o alcuni Paesi dell’Africa, almeno secondo Umberto Bossi. Il leader della Lega, intervenendo ad una festa del carroccio a Busto Arsizio, ha dato una propria lettura dell’Unità d’Italia, come riporta Varese News. In particolare, il senatur, ha sposato la visione pubblicata nel libro “Il regno del Nord” dove si sostiene che l’unificazione è stato il frutto del bisogno delle imprese del Settentrione di avere una colonia dove vendere i propri prodotti. “Non pensavano allora che venisse fuori un guazzabuglio di questo tipo – dice Umberto Bossi – e furono gli stessi imprenditori del nord a finanziare Garibaldi per prendere il Sud”. Il leader della Lega – sempre secondo quanto riporta Varese News – ha poi affermato che il Nord ha pagato mille volte di più la scelta di non trasformare il Meridione in una colonia vera e propria.
Aumenta il recupero crediti per bollette e forniture di beni e servizi. Un business per le società di recupero. Molto spesso una beffa per i consumatori. La crisi economica continua a mietere record su record. Ora a raggiungere cifre impressionanti – si parla del traguardo raggiunto per il 2010 di 30 miliardi di euro, quasi 60.000 mila miliardi delle vecchie lire - sono i crediti affidati alle società di recupero per bollette e fatture relative alla fornitura luce, dell'acqua o del gas e telefonia. Insomma, se da una parte i consumatori non ce la fanno proprio più a reggere il caro – bolletta e gli aumenti tariffari che secondo i dati forniti da alcune associazioni dei consumatori toccheranno i 1.200 euro in più rispetto all’anno precedente, dall’altra l’attività di recupero costituisce un vero e proprio business per le società private di riscossione che oggi sono 14mila secondo i dati della Unirec, l'Unione nazionale delle imprese di recupero crediti, nonostante la crescente difficoltà al recupero delle somme acquistate dalle società fornitrici dovuta proprio alla crisi globale.
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Dal 24 al 26 settembre al Castello Svevo di Trani in scena “Passioni”. Scrittori, pensatori, giornalisti, artisti si confronteranno con i lettori sulla necessità di trasformare le “passioni tristi” in forze attive che espandano la nostra capacità di esistere e di agire all’interno della collettività. In programma anche workshop e laboratori per le scuole. E tante altre novità presentate dalle ideatrici in conferenza stampa.La nona edizione de “i dialoghi di Trani”, con il suo ricco programma di incontri, visioni, laboratori e, naturalmente, di dialoghi, sarà presentata dalle ideatrici ai giornalisti presso la sala stampa della Presidenza della Regione Puglia, Lungomare N. Sauro, 33 a Bari, Martedì 31 agosto alle ore 11,30.
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