L’ARCI Paisà di Maruggio, partendo da un’idea di Alberto Minafra, vuole presentare un lavoro di testi, musiche ed immagini, volto sì a celebrare la grande figura di Fabrizio De Andrè, ma anche dare una interpretazione dei fatti ben precisa, analizzando eventi e dinamiche che hanno caratterizzato la più recente (e spesso troppo oscura) storia d'Italia.
Vantaa - Helsinki (Finlandia). Sul filo di lana, dopo aver guidato nel secondo quarto di 18 punti, con grinta e determinazione, l'Italia vince in Finlandia di due punti (83-85). Una vittoria voluta a tutti i costi, anche se il tiro non va bene, fuori casa, con arbitraggi non da qualificaizioni europee, a testimonianza che questa squadra ha imparato a fare risultato, sfruttando ogni occasione, non demordendo mai con Bargnani, Belinelli protagonisti, accompagnati ancora una volta dalla caparbietà di Giachetti, Mancinelli, e dall'esperienza di Mordente, Carraretto e Ress. Con questa vittoria l'Italia è matematicamente fuori dalla zona retrocessione, e spera in un passo falso di Israele per la qualificazione diretta, altrimenti tutto è rimandato all'ultimo posto disponibile con l'Additional Qualifying Round, il ripescaggio, dell'anno prossimo.
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Dal 6 settembre un volo diretto e quotidiano collegherà Bari e Zurigo a cura della Compagnia Helvetic in codeshare con Swiss. Oggi il collegamento è stato presentato nell'aeroporto 'Karol Wojtyla' dall'assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, dall'amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola, da Leonardo De Luca, presidente di Helvetic Airways e da Luca Graf, direttore Italia Swiss International Air Lines. Il nuovo collegamento verrà effettuato ogni giorno con un Fokker 100 da 100 posti, aeromobile che costituisce la flotta del vettore svizzero, e consentirà di accedere, tramite il network di Swiss, a innumerevoli destinazioni europee ed intercontinentali. Da Bari partirà alle 8,45 per arrivare alle 10,35, da Zurigo partirà alle 18,00 per arrivare alle 19,40.
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I militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Manduria nel corso di servizi di controllo economico del territorio sul litorale orientale della provincia jonica, in località Torre Borraco a San Pietro in Bevagna su segnalazione di alcuni bagnanti e con l'ausilio del nucleo sommozzatori della sezione operativa navale GdF di Taranto, hanno rinvenuto un'imbarcazione di epoca romana risalente al periodo tra il II e I secolo avanti Cristo. L'imbarcazione, posizionata a duecento metri dalla battigia e adagiata su un fondale di circa quattro metri di profondità, ha caratteristiche strutturali tali da far ritenere il suo utilizzo per il trasporto di masserizie, circostanza desumibile dalla particolare forma "bombata" dello scafo adibito a stiva e confermata dal rinvenimento nell'area adiacente all'imbarcazione di anfore in terracotta, alcune delle quali in buono stato di conservazione.
ROMA - I tre operai di Melfi si sono rivolti a lui come supremo garante dello Stato, e il presidente della Repubblica non li fa aspettare: nel giro di poche ore la risposta del Capo dello Stato viene resa pubblica, e non si tratta di parole di circostanza. "Cari Barozzino, Lamorte e Pignatelli, ho letto con attenzione la lettera che avete voluto indirizzarmi - esordisce Napolitano - e non posso che esprimere il mio profondo rammarico per la tensione creatasi alla Fiat Sata di Melfi in relazione ai licenziamenti che vi hanno colpito e, successivamente, alla mancata vostra reintegrazione nel posto di lavoro sulla base della decisione del Tribunale di Melfi". Anche per quest'ultimo sviluppo della vicenda - ricorda Napolitano - è chiamata a intervenire, su esplicita richiesta vostra e dei vostri legali, l'Autorità Giudiziaria: e ad essa non posso che rimettermi anch'io, proprio per rispetto di quelle regole dello Stato di diritto a cui voi vi richiamate.
Pugno di ferro della Cassazione sulla confisca obbligatoria dei proventi della criminalità organizzata. “ La misura può essere disposta anche in caso di prescrizione del reato, purchè il giudice accerti a monte la responsabilità penale dell’imputato “. La sentenza n. 32273 del 24 agosto 2010 della seconda sezione penale della Cassazione ha riaperto la possibilità di applicare la confisca obbligatoria anche se il reato si è già prescritto. I giudici hanno però fissato un importante paletto: è il Tribunale a dover accertare, prima di disporre il sequestro, che la responsabilità penale dell’imputato sia effettiva.