Dal Governo Lega - Berlusconi ogni giorno sono prodotte delle perle giuridiche tragico-drammatiche interessenti da commentare che se non fosse per il particolare periodo storico che stiamo vivendo, lascerebbero scappare anche qualche sorriso ai commentatori più attenti. E' oramai un secolo e mezzo che il Sud è schiacciato dal potere Nordista che ne frena sviluppo ed economa in quanto secondo tutti gli storici del ramo la questione meridionale esiste perchè il Nord ne trae un enorme vantaggio. E questo andirivieni oramai secolare in questi ultimi anni sta toccando l'apice in termine di umiliazione del mezzogiorno d'Italia. Secondo il Governo là dove il reddito è inferiore alla media è inutile che ci siano treni, aerei, vie di comunicazione degne di questo nome, università e scuola. Ora dal cilindro leghista è uscita una misura che da almeno 15 anni la destra cerca di propinare alle popolazioni, l'abolizione delle province. Dall'abolizione totale si è passati all'abolizione delle piccole province (dopo che proprio Berlusconi ne aveva create di nuove in Lombardia, Puglia, Sardegna, Marche) ma attenzione non di tutte le piccole province, ma solo delle Province piccole che non confinano con uno stato estero.
MILANO - Ancora l’ombra della corruzione sulle istituzioni e sul Pdl. L’ex assessore regionale, oggi segretario dell’ufficio di presidenza, Massimo Ponzoni ha ricevuto un avviso di garanzia che ipotizza questo reato: Ponzoni, eletto in marzo nella circoscrizione di Monza e Brianza, avrebbe ricevuto un pagamento di 220 mila euro da un costruttore per influire su alcuni pubblici ufficiali di Desio e Seregno e agevolare, in questo modo, un’operazione urbanistica. Ponzoni si difende: «Ciò di cui sono certo è che non ho mai percepito somme di denaro da alcuno per finalità illecite ed ho sempre improntato la mia attività politica ed amministrativa alla ricerca del bene comune».
BARI — Varato ieri pomeriggio dalla giunta regionale il consuntivo 2009. Il quadro che emerge è positivo: si riduce l’indebitamento per mutui e si contraggono le spese per il personale (due dati tenuti sott’occhio dalle agenzie di rating quando devono dare i voti). Ma è il terzo elemento a rappresentare la notizia più rumorosa. Nelle pieghe del bilancio della sanità sono stati scovati finora 864 milioni di euro: consentiranno quasi di azzerare il maxi-debito da un miliardo maturato dalle Asl nei confronti dei fornitori. Si tratta di una materia complessa e delicata con cui la Regione lottava da anni. Quello che si è realizzato è una sorta di piccolo miracolo che si deve agli assessori Tommaso Fiore (Salute) e Michele Pelillo (Bilancio), e alla perizia professionale del direttore dell’Area sanitaria Mario Aulenta (un esperto di contabilità e bilanci pubblici).
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''Il Dipar - ha spiegato la presidente Lorenza Ferrara - intende rappresentare il luogo d'incontro privilegiato nel quale mettere in connessione la pluralita' di soggetti che, a vario titolo, si occupano professionalmente di ambiente, per realizzare una nuova sinergia tra competenze ed eccellenze scientifiche, culturali e capacita' produttive ed imprenditoriali''.
ROMA - Una manovra economica che fa macelleria sociale, e contro cui bisogna organizzare una grande rivolta popolare. Un centrosinistra che non sa più parlare al Paese, che cerca la modernità nelle parolacce, e che nonostante questo continua ad apparire antico. Un'alternativa alle destre da costruire facendo una rivoluzione culturale, abbandonando l'ottica spartitoria del potere, riconnettendosi con l'Italia vera e smarrita. Nel videoforum di Repubblica Tv - 380 messaggi in tempo reale - il leader di Sinistra ecologia e libertà e governatore della Puglia Nichi Vendola non fa sconti a nessuno: né al governo, né ai suoi alleati. Non perdona a Bersani la parolaccia contro il ministro dell'Istruzione Gelmini. Non perdona a Tremonti una manovra che colpisce sempre gli stessi, i deboli, i non colpevoli.
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FOGGIA - Il quotidiano «La Padania» annulla un contratto di vendita di spazi pubblicitari per una campagna di comunicazione che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica contro la soppressione dell’Agenzia Nazionale della sicurezza alimentare che avrebbe dovuto avere come sede la città di Foggia (vedi lo spot) e che, invece, in base alla legge «Taglia Enti» del ministro Calderoli, risulta nell’elenco degli enti inutili. La denuncia viene da Inedito, partner del gruppo Mediafarm, la cittadella della Comunicazione che ha ideato e promosso la campagna. Inedito aveva deciso di avviare una azione informativa a livello nazionale di cui, nella versione televisiva, è testimonial d’eccezione il regista e attore pugliese Sergio Rubini, che ha aderito all’iniziativa di dissenso nei confronti «di una scelta così lesiva - è scritto in un comunicato di Inedito - soprattutto per la Puglia e il Sud Italia».
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