Il paese si trasformerà in un unico, grande “set cinematografico” con 100 e più figuranti che avranno il compito di trasportare cittadini e visitatori indietro nel tempo in un intreccio di epoche e influenze diverse: quella spagnola del ‘500, austriaca del ‘700, francese di fine settecento, fino all’epoca borbonica con l’architettura, i monumenti, i costumi, la musica e persino la moneta di quei periodi storici. Un grande e gioioso sforzo organizzativo condiviso da Amministrazione comunale, Proloco, Parrocchia e dalle associazioni culturali del borgo. L’obiettivo è valorizzare il grande patrimonio di cultura e di storia racchiuso all’interno delle antiche mura del borgo celenzano. La ricostruzione storica che ha reso possibile l’organizzazione dell’evento è stata possibile grazie a due inventari del 1702 e del 1759 racchiusi nel libro “Celenza Valfortore nella storia” di Michele Cerulli. Il centro storico di Celenza offre un colpo d’occhio davvero notevole. La parte feudale del paese si sviluppa tra vicoli e “ruarelle” che costeggiano case arroccate l’una all’altra, attraversate da caratteristiche stradine. Del borgo originario, di origine medioevale, restano oggi la struttura urbanistica, il palazzo baronale con il suo torrione appartenente all’antico castello dei Gambacorta, alcune porte d’ingresso al borgo, il Monastero delle Clarisse, il monastero di Santa Maria delle Grazie e alcune chiese.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Al paese, nel 1700, si accedeva attraverso cinque porte, tre delle quali saranno ricostruite grazie a un effetto scenico. Le due porte esistenti sono quelle di “San Nicola” (entrata dal versante campano) e quella della “Porta Nova” (ingresso dalla regione molisana) mentre quelle da ricostruire sono la porta di “Sant’Antonio” (entrata dalla regione Puglia), la “Portella” (la porta d’ingresso al Castello) e la “Porta del Muro Rotto”. A guardia delle cinque porte ci saranno degli armigeri in divisa dell’epoca borbonica con relativi archibugi. Per le vie del borgo si potrà incappare in qualche brigante che, munito di pistolone, cercherà di turbare i signorotti in abiti d’epoca simulando finte estorsioni. Celenza, infatti, fu interessata anche dal vasto fenomeno del brigantaggio. Anzi, i capi dei fuorilegge delle due bande, “Vardarelli” (il vero nome era “Meomartino”) e “Varanelli” (detto “Titta”) erano nativi proprio di Celenza. Nel circuito del borgo si sveleranno angoli e spiazzi caratteristici, portali riccamente scolpiti, fontanili, scorci di antichi palazzi di ricche famiglie locali, vecchie chiese e antichi monasteri. Il “viaggiatore” incontrerà, in particolari zone di ritrovo, gruppi musicali che eseguiranno canti e suoni medioevali, musica. Tutto il borgo, inoltre, sarà rischiarato solo da fiammelle a terra e da torce a muro e imbandierato con stendardi borbonici e dei Gambacorta. Artisti di strada, giocolieri, mangiafuoco, trampolieri, sbandieratori, trombettieri arricchiranno la scenografia di questa magnifica serata. I visitatori, inoltre, troveranno accoglienza presso osterie e locande dislocate in diversi punti del percorso per degustare i prodotti tipici annaffiati da buon vino. Il tutto al suon di ducati, moneta del regno nel 1700 che si riceveranno all’ingresso delle porte nei punti di “dogana” (è proibita la circolazione dell’euro).

 Celenza Estate, c’è da divertirsi

CELENZA VALFORTORE – “Vivi il borgo” è l’evento clou, ma nel cartellone di eventi del Celenza Estate non mancano altri appuntamenti da non perdere. Il 5 agosto si terrà la tradizionale Festa di Santa Maria ad Nives: alle 16.30 le celebrazioni saranno aperte dal complesso bandistico “Celenna”; alle 21.30, in Largo Castello, primo appuntamento con il Festival d’Arte Apuliae e “Note di celluloide”, spettacolo musicale con le colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema.

Il 7 agosto sarà la volta di un’iniziativa che unisce l’Italia attraverso la dorsale appenninica: alle ore 12, infatti, sarà di scena “Cammina Molise”, un viaggio che mette insieme 150 appassionati e guide di trekking in un percorso alla scoperta della Valle del Cigno, il lago di Occhito e il fondo valle Fortore con tappe che toccheranno Carlantino, Celenza Valfortore e Gambatesa.

L’8 agosto, il saggio artistico- musicale di Music&Art, con gli studenti che hanno partecipato ai master e al mese della musica organizzato al Relais San Pietro.

Il 10 agosto, a 8 anni dal terremoto del 2002 che aveva danneggiato le strutture del tempio, sarà riaperto il Convento di San Nicola: dopo la cerimonia di riapertura programmata per le ore 18, all’interno della chiesa si terrà il secondo appuntamento con il Festival d’Arte Apuliae che proporrà lo spettacolo musicale dedicato a Beethoven intitolato “Le canzoni di Ludwig”.

L’11 agosto, si terrà la “Sagra della Salsiccia” dalle ore 21 in Piazza Malice. Alla presenza delle due storiche contrade celenzane, si darà il via alle degustazioni. I “contradaioli” della “Torre”, quartiere ricco della Celenza medievale, vestiranno i loro abiti storici caratterizzati dal colore giallo; quelli del “Convento”, i più poveri, saranno rappresentati dal rosso. La “Sagra della salsiccia” è iscritta all’albo delle sagre nazionali e inizia già da dicembre, con la macellazione dei maiali e la selezione delle carni migliori. Proprio in quella occasione, il paese partecipa a una serata in cui sono offerti gratuitamente il vino e la carne arrosto: il tutto, poi, è accompagnato dalle “Maitinate”, le vicende locali narrate, con una buona fetta di ironia, attraverso particolari canti. Durante la serata sarà possibile degustare anche prelibati dolci locali preparati dalle mamme celenzane.

Il 12 agosto, dalle ore 22, si svolgerà il Memorial Iannantuoni, con l’assegnazione dell’omonimo premio alle giovani promesse della musica celenzana.

Il 13 agosto ci sarà “Vivi il Borgo”. Tornerà a vivere l’antica Celenna, cittadina celebrata dai libri di storia che raccontano di cavalieri, soldati e briganti. Quel giorno, come nel 2009, Celenza Valfortore sarà l’unico luogo in Europa dove sarà sospesa la circolazione dell’euro: assieme ai costumi, le osterie, i mestieri e le armi del tempo che fu, per fare acquisti saranno ripristinate le monete forgiate dalla storia millenaria di un paese che è stato crocevia di dominazioni e culture diverse. Con “Vivi il borgo”, la manifestazione che si svolgerà il 13 agosto come un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, tornerà l’antico conio in uso ai tempi della dominazione spagnola di questo piccolo paese del Foggiano posto sulle alture al confine col Molise. Il paese si trasformerà in un unico, grande “set cinematografico” con 100 e più figuranti che avranno il compito di trasportare cittadini e visitatori indietro nel tempo in un intreccio di epoche e influenze diverse: quella spagnola del ‘500, austriaca del ‘700, francese di fine settecento, fino all’epoca borbonica con l’architettura, i monumenti, i costumi, la musica e persino la moneta di quei periodi storici.

Il 14 agosto, dalle ore 19, la Festa dell’Emigrante con musica folk e animazione.

Il 16 agosto, dalle ore 21, si terrà “Un tuffo nell’universo”: spettacolo astronomico con proiezioni e osservazioni delle stelle attraverso telescopi elettronici.

Il 17 agosto, dalle 21.30 in Largo Cairoli, la corrida dei “Cittadini allo sbaraglio”: esibizioni di canto, danza, cabaret e improvvisazione di chi vorrà misurare il proprio talento e la voglia di divertirsi davanti al pubblico.

Info: www.celenzavalfortore.blogspot.com