ma prende parte attivamente ai corsi e alle lezioni di danze e musiche tradizionali del sud Italia così come del resto del mondo, che si tengono al mattino e al pomeriggio, per poi partecipare attivamente all’animazione delle feste serali in piazza fino a notte inoltrata". “L'eccellenza e la specificità della manifestazione – prosegue - che rendono unico il festival in tutto il centro sud, è rappresentata appunto dall'altissimo numero di stagisti residenziali che, oltre a testimoniarne lo spessore culturale, garantiscono un alto ritorno in termini turistici, economici e di immagine per i paesi che lo ospitano”.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Il programma delle attività, coordinato da Francesco Marino, direttore artistico di Zingarìa, oltre agli stage quotidiani con insegnanti e gruppi musicali e ai concerti a ballo in piazza, si caratterizza, ormai dal 2005, con gli incontri sulla tradizione intitolati "La muntagn cant e abball", diventati la ciliegina sulla torta del programma della manifestazione. Questi incontri sono proposti per approfondire le origini delle danze che vengono ballate durante gli stage e i concerti a ballo e ascoltare i canti, spesso inediti, dalla diretta voce degli anziani. Il tutto in un’atmosfera molto informale che già si crea tra i tavoli della mensa quando “còtula lu pede” (e le ùgole) di molti “zingari”, perché qualcuno ha cominciato (o continuato) a cantare e suonare, tra un bicchiere di vino e qualche sfizietto della tradizione culinaria locale. Il programma dettagliato degli stage, dei concerti a ballo e degli incontri con la tradizione sono sul http://www.zingaria.com/zingaria-2010.html