30 Giugno, Orsara - XXV Festa del Vino
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L’evento è patrocinato dal Comune di Orsara di Puglia. Il programma della giornata, alle ore 11, comincerà con l’apertura del Centro Visite allestito all’interno di Palazzo Varo e i percorsi guidati per i visitatori che vorranno scoprire i luoghi d’interesse storico del borgo. Alle ore 18, il Centro Visite ospiterà i relatori e i partecipanti del convegno coordinato da Antonio Casoria, presidente della Pro Loco di Orsara di Puglia. I saluti del sindaco di Orsara di Puglia, Tommaso Lecce, daranno il via agli interventi di Laura De Palma (ricercatrice della Facoltà di Agraria dell’Università di Foggia), Luigi Taricone (ricercatore dell’Istituto della Vite e del Vino di Turi), dell’enologo Sebastiano Fortunato e di Alberto Casoria, presidente del Gal Meridaunia. Le conclusioni saranno affidate a Peppe Zullo, lo chef che negli ultimi 15 anni si è guadagnato sul campo il ‘titolo’ di ambasciatore della cucina orsarese nel mondo. La prima Festa del Vino, a Orsara di Puglia, fu organizzata nel 1988.
L’appuntamento, allora, si caratterizzava come una festa sostanzialmente locale, basata sulla valorizzazione delle tipicità gastronomiche e vinicole che gli orsaresi producevano soprattutto per l’uso familiare o comunque per un consumo limitato alla domanda interna del paese. Già allora, tuttavia, la Festa del Vino rivelava l’ambizione e l’esigenza della Comunità Orsarese di valorizzare e di promuovere la propria vocazione alla qualità alimentare e all’accoglienza. La Festa del Vino è stata una delle prime e più rilevanti occasioni per la Comunità Orsarese di prendere coscienza del valore assoluto rappresentato dalla capacità di produrre cose buone, di ottima qualità, per far apprezzare e far conoscere Orsara di Puglia. A differenza di quanto accadeva alla fine degli anni ’80, col nuovo secolo l’evento ha acquisito una dimensione molto più ampia. Sono arrivati visitatori da tutta la provincia di Foggia ma anche dalle vicine regioni di Campania e Molise. I vini orsaresi, oggi, sono certificati, hanno ottenuto il marchio Daunia Igt (Identificazione Geografica Tipica) e una parte cospicua della produzione è destinata al mercato esterno. La Galleria Enogastronomica, al contrario del passato, valorizza non solo le produzioni vitivinicole di Orsara ma si è trasformata in piattaforma ideale per promuovere anche le eccellenze espresse da tutta la Puglia. L’offerta delle tipicità gastronomiche orsaresi, inoltre, si è ampliata, professionalizzata ed è andata qualificandosi come la migliore in provincia di Foggia. Un riconoscimento arrivato non solo dall’assegnazione del marchio “Cittaslow”, ma anche dall’apprezzamento dei visitatori che sono arrivati sempre più numerosi e dalla valutazione di esperti che hanno inserito i ristoranti orsaresi nelle guide enogastronomiche nazionali.
LA SCHEDA - Vino, eccellenza di Puglia
All’ultima edizione di Vinitaly hanno partecipato oltre 100 aziende pugliesi con circa 1500 etichette di vini sempre più apprezzati da esperti e mercato. La Puglia “enologica” conta 27 vini Doc, 300mila ettolitri di produzione a Denominazione di Origine Controllata, la produzione di 1.350.000 ettolitri di Igt (Identificazione Geografica Tipica). Sono tre i vini orsaresi che hanno ottenuto il marchio Daunia Igt: si tratta de “Il Tuccanese”, “Il Ripalonga” e “Ursaria”. I primi due sono prodotti dalla Cantina Tuccanese. “Il Ripalonga” è un vino ottenuto da processi tradizionali, di un intenso colore rosso rubino, con una fragranza che unisce l’essenza di gusti e profumi della terra orsarese. Anche “Il “Tuccanese” è il prodotto di processi tradizionali di lavorazione. E’ un vino dal carattere vigoroso e si presenta con una notevole concentrazione nel colore, un rubino intenso e profondo. Sprigiona aromi di frutta matura, integrandoli armoniosamente con note speziate e balsamiche. Le origini del vitigno sono risalenti al 1300 e portano fino in Sicilia. Sia “Il Tuccanese” che “Il Ripalonga” sono vini ideali per l’abbinamento con piatti di carne alla brace, cacciagione e formaggi stagionati. “Ursaria”, invece, è prodotto dalla cantina di Peppe Zullo. Si tratta di un vino rosso, corposo, prodotto da un vitigno autoctono, dall’uva dei vigneti di Villa Jamele, antica tenuta immersa nel verde e bagnata dai corsi d’acqua che scendono dai monti che abbracciano Orsara di Puglia.
Orsara, l’economia della qualità
E’ l’agricoltura il settore trainante dell’economia orsarese, ad essa – secondo l’ultima indagine sulla composizione della popolazione attiva per settore occupazionale – si dedica oltre il 40 per cento degli uomini e delle donne orsaresi. L’industria (soprattutto quella agroalimentare), il comparto delle costruzioni, il commercio e il settore legato allo sfruttamento delle risorse forestali sono gli altri segmenti di rilievo dell’economia orsarese. Negli ultimi 10 anni, l’intraprendenza dei privati e politiche pubbliche mirate hanno dato un forte impulso allo sviluppo della ristorazione di qualità e alla crescita delle attività ricettive legate alla valorizzazione turistica del territorio.
La Bandiera Arancione, il marchio di qualità turistico-ambientale riconosciuto al paese nel 2010, è una conferma: Orsara di Puglia ha le carte in regola per essere indicata e promossa come una delle eccellenze pugliesi. E sono i numeri a decretarlo. L’enogastronomia, piatto forte di una vocazione agroalimentare a tutto tondo, conta su 21 tra ristoranti, strutture agrituristiche, pizzerie, bar ed enoteche. Numeri di tutto rispetto per una realtà urbana di appena 3mila abitanti. La ricettività del borgo mette in campo 2 strutture alberghiere e 6 bed and breakfast. A tavola, le tipicità del cacio ricotta caprino e del pane di grano duro si possono gustare sorseggiando tre vini di Orsara che hanno ottenuto la Igt (Identificazione Geografica Tipica). Sono 20 i principali luoghi d’interesse storico, culturale e architettonico del borgo. I marchi di qualità assegnati al Comune di Orsara di Puglia sono 4: il primo, arrivato nel 2007, ha fatto meritare al paese l’ingresso nel circuito di Cittaslow; il secondo è quello che, con la Bandiera Arancione, garantisce al borgo nuovi canali di promozione e di crescita; il terzo è il titolo di "Comune Amico del Turismo Itinerante" assegnato al paese da un'organizzazione che unisce 110 associazioni di camperisti italiani; il quarto è la “Bandiera Verde 2011”, riconoscimento nazionale promosso dalla Cia (Confederazione Italiana come premio alle politiche e alle sinergie con le imprese attuate dall’Amministrazione Comunale per promuovere “la qualità e la tipicità delle produzioni agroalimentari”.
L’Orsara Jazz a fine luglio, la festa di San Michele Arcangelo il 29 settembre e la notte dei “Fucacoste e cocce priatorije” nella ricorrenza di Ognissanti: sono queste le tre manifestazioni più importanti tra i molti eventi che animano Orsara di Puglia. Dal 1990, il palco di Largo San Michele ha ospitato circa 1.000 jazzisti che si sono esibiti complessivamente davanti a 300 mila spettatori per oltre 1.800 ore di concerti. La festa di San Michele Arcangelo, dopo la riapertura della Grotta sacra, si è arricchita di un ulteriore attrattore di grande suggestione. Ogni anno, sono migliaia le persone provenienti da tutta Italia per immergersi nel bagliore e nella magia della notte dei falò e delle teste del purgatorio. Orsara è tra i fondatori del Distretto Agroalimentare del Tavoliere e del Dare, il Distretto Agroalimentare Regionale.
Info: comune.orsaradipuglia.fg.it