Ma il nome del nuovo consigliere comunale non è stato gradito dal Pdl perché, hanno sostenuto i vertici baresi del Popolo della libertà, in odore di passare col centrosinistra alla prima occasione utile. La controproposta è stata quella di Massimo Posca, vicepresidente nella passata legislatura. Una soluzione non gradita alla lista Simeone.

La riunione durante la sospensione del consiglio e l´intervento dei responsabili cittadini e provinciali del Pdl non sono stati sufficienti a ricompattare le due anime dell´opposizione.
Così, al rientro in aula, l´urna per l´elezione del presidente del consiglio e del suo vice ha svelato la divisione del centrodestra. Nessuna sorpresa per la prima votazione. Pasquale Di Rella, già assessore del primo governo Emiliano, uno dei candidati più suffragati delle ultime elezioni, è stato portato con quaranta voti sullo scranno più alto dell´aula consiliare. Solo due consiglieri non lo hanno votato. Tutti gli indizi portano a Emanuele Pasculli (il pezzo di Idv in rotta con Emiliano) e Pinuccio De Santis, l´altro consigliere Pd che aspriava alla nomination.

Le sorprese sono emerse dalla seconda votazione. Il Pdl, con l´appoggio del centrosinistra, ha votato per Massimo Posca che con 37 voti, 4 in più della maggioranza richiesta, è stato confermato vicepresidente. Ma dallo spoglio delle schede sono emerse anche due schede bianche e tre nulle. I voti della lista Simeone si sono dispersi in questa maniera per rendere ancora più vistosa la rottura con il Pdl. «Abbiamo manifestato il nostro dissenso politico per la nomina di Massimo Posca», ha sottolineato il leader della lista civica, Pinuccio Loiacono. Ma in aula la frattura è stata resa più esplicita dall´intervento di Nicola Sciacovelli: «Chiedo la sfiducia di Massimo Posca e Ninni Cea, il capo dell´opposizione», ha tuonato in aula il consigliere del centrodestra. L´inizio di una crisi che, secondo gli osservatori più attenti della politica barese, porterà ad una rapida liquefazione della lista Simeone. Alcuni componenti sono già in trattativa per passare dalla parte di Emiliano, mentre Loiacono tornerebbe nel Pdl, ai banchi di partenza.

«La mia elezione a maggioranza qualificata mi impone di essere un presidente del consiglio al di sopra delle parti. Lo sarò ma dai consiglieri e dagli assessori pretendo più rispetto per le regole dell´aula», ha detto Di Rella, insediandosi come presidente del consiglio. Oggi nuova seduta per eleggere i presidenti delle commissioni.

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