La delegazione di 150 sindaci di otto Regioni ha incontrato, dopo un breve corteo, il prefetto di Bari, Carlo Schilardi, al quale è stato consegnato il manifesto delle Anci del Sud, in cui i Comuni ribadiscono i loro ruolo fondamentale nel rilancio economico e sociale dell’intero Paese.


Per Michele Emiliano, sindaco di Bari, «il primo punto della battaglia dei Comuni è di evitare che nell’ansia di far quadrare i conti il ministro Tremonti ne destrutturi definitivamente il ruolo», aggiungendo che «se i tagli annunciati dal ministro dell’economia dovessero essere reali, la situazione diventerebbe insostenibile per i Comuni del meridione ».

E sul federalismo: «Il meccanismo è giusto ma lo Stato deve assicurare standard uguali per tutti i cittadini italiani. Dopo di che si deve dare ai comuni l'autonomia impositiva».

SANTARSIERO (POTENZA): "POLITICHE CONCRETE, QUI SI CRESCE MENO"
{affiliatetextads 1,,_plugin}Vito Santarsiero, sindaco di Potenza è delegato per il Mezzogiorno dell’Anci. Dal palco del teatro Piccinni, ribadisce: «Per le Regioni meridionali servono politiche concrete, visto che da otto anni questa parte dell’Italia cresce meno delle altre del Paese, e soprattutto registra un grave deficit di infrastrutture che occorre colmare».

«Mobilitazione e dialogo per correggere un sistema schizofrenico che trasferisce sempre meno fondi ai Comuni bloccandone la capacità d’intervento». Lo spiega il vicepresidente dell’Anci e sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini. Che aggiunge: «Un dialogo con il sistema di governo territoriale chiesto con questa mobilitazione dei sindaci, che segue quelle organizzate in Lombardia e Toscana, sulla base di una forma rivendicativa comune».

Perugini ha parlato anche di federalismo: «Siamo per il potenziamento della autonomie locali, per il federalismo se significa autonomia, responsabilità, funzioni e risorse».

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