A colpire l'attenzione dell'assessore allo Sviluppo economico sono state, in particolare, le pratiche che hanno messo in difficoltà decine di piccole e medie imprese pugliesi che avevano avuto la sola colpa di decidere di mettersi in regola con il fisco. Per molti di loro l'avvio della procedura di rateizzazione degli importi dovuti allo Stato ha coinciso con la messa in ipoteca di conti correnti e patrimoni mobili e immobili. Oppure, chi è riuscito a sopravvivere, ha dovuto far fronte a tutta la propria liquidità per pagare rate da 200mila euro. Metodi che, secondo la denuncia dell'associazione Arcon, hanno ridotto sul lastrico decine di imprenditori pugliesi e causato all'erario mancati introiti per svariati milioni di euro.

"Sono pratiche aberranti  -  ha tuonato ieri la numero due della Regione  -  soprattutto in periodi di crisi come l'attuale. Un atteggiamento di questo tipo rischia di rendere vane tutte le contromisure adottate dalla Regione per far fronte alle esigenze di liquidità e sicurezza del tessuto imprenditoriale pugliese". Proprio in questo contesto si inquadra la scelta politica di Loredana Capone di convocare i vertici di Equitalia e le associazioni dei consumatori che hanno sollevato il problema: "Come abbiamo già fatto con le banche  -  spiega la vicepresidente  -  la nostra missione politica è quella di coinvolgere anche la società di riscossione in un percorso che, anziché vessare, possa aiutare le imprese a risollevarsi".
Equitalia sarà convocata la prossima settimana. Da quell'incontro la Regione vuole uscire con un pacchetto di proposte che possano rendere più agevole il pagamento delle tasse da parte dei contribuenti.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Intanto l'agenzia di riscossione interviene nell'altra beffa che ha colpito decine di contribuenti baresi che, nonostante il condono delle multe emesse prima del 2005 deciso dal Comune di Bari, ha inviato ingiunzioni di pagamento con interessi di mora molto alti e rischio, per chi non avesse pagato entro 20 giorni, di fermo amministrativo del veicolo. Sono 300 le ingiunzioni di pagamento illegittime notificate ad altrettanti cittadini di Bari che la stessa Equitalia invita a non pagare.

"Equitalia Etr agente pubblico della riscossione  -  scrive in una nota l'agenzia - ha provveduto già da tempo a inserire nei propri sistemi informatici apposita sospensione sulle cartelle riferite a sanzioni per violazioni al codice della strada emesse fino al 31 dicembre 2004. Chi avesse ricevuto in questi giorni preavvisi di fermo amministrativo relativi a multe che rientrano nella sanatoria, non deve tenerne conto, in quanto si tratta di atti predisposti sulla scorta di informazioni acquisite da Equitalia Etr anteriormente alla delibera del Comune di Bari sul concordato". Equitalia informa i cittadini di Bari che "appena saranno completate tutte le attività propedeutiche alla gestione del concordato, invierà, entro il termine del 6 agosto stabilito dal Comune, le comunicazioni ai cittadini che possono aderire all'agevolazione".

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