{affiliatetextads 1,,_plugin}Sussistono quindi – continua la sentenza – fondati elementi di dubbio sul funzionamento corretto dell’apparecchiatura rilevatrice della velocità, atteso che l’accertato malfunzionamento della stessa nell’apposizione della data potrebbe essere indice di un generale difetto di taratura o altro dell’apparecchio stesso e tale dubbio non può essere superato in base alla rilevata constatazione de visu da parte dell’Agente.

Ancora una volta il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA,  chiede alle P.A. di dare seguito alla sentenza annullando in via di autotutela i verbali sino ad oggi elevati.