Risponde di associazione per delinquere chi compie azioni intimidatorie finalizzate a falsare i risultati delle partite di calcio. Lo ha deciso la Corte di Cassazione nella sentenza 21918 di oggi, confermando la custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Potenza nei confronti di due uomini, accusati di violenza privata. Secondo Giovanni D’AGATA componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di IDV la decisione costituisce un precedente utile non solo per lo spirito sportivo cui dovrebbero essere uniformate tutte le competizioni sportive ma anche a tutela dei consumatori – scommettitori.