A Roseto Valfortore sarà recuperata l’antica Locanda del Mugnaio. A Biccari, sarà ristrutturato il rifugio posto sulla sommità del Monte Cornacchia, la vetta più alta della Puglia. Le risorse assegnate dalla Regione Puglia saranno utilizzate per realizzare percorsi e connessioni tra i siti d’interesse turistico e di elevato valore naturalistico dei 6 comuni. Per ciò che riguarda specificamente Roseto Valfortore, il progetto diventa uno strumento per la valorizzazione di un insieme di attrattori: l’area eco didattica dei Mulini, il parco della piscina comunale, il bosco Vetruscelli, l’Osservatorio di Ecologia Appenninica, il Centro visite sulla presenza del lupo sui Monti Dauni, il forno a paglia recentemente recuperato, la Piazza dell’Anfiteatro e le strade del centro storico interessate negli ultimi anni da un’intensa opera di riqualificazione urbana. Roseto Valfortore, dunque, si conferma un comune a trazione turistico-ambientale.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Il ‘paese delle rose’, infatti, è tra i 20 borghi di tutta la Puglia che l’ente regionale ha selezionato per ‘Hospitis’, progetto pilota incentrato sulla rigenerazione urbana e sulla creazione di una rete pugliese dell’ospitalità diffusa legata al turismo responsabile e al concetto di sostenibilità. Grazie al sapiente utilizzo delle risorse, negli ultimi anni Roseto Valfortore ha cambiato volto. Tutto il centro storico è stato oggetto di interventi di riqualificazione. Al Centro visite Mulini ad Acqua, in tre anni, ma con soli 5 mesi complessivi di attività, la piscina comunale e il parco ai piedi delle vasche hanno registrato 10mila visitatori complessivi.