Mi chiedo – prosegue Adamo – perché non si proceda con lo stornare anche una minima quota, di 5 – 6 milioni di euro da capitoli di spesa non così urgenti per aiutare i giovani. Riconosciamo al Presidente Nichi Vendola, così come ha affermato l’on. Angelo Sanza, di essere “l’uomo nuovo” e riconosciamo il fatto che “Principi Attivi” abbia dato impiego a tantissimi giovani talentuosi e creato imprese e dunque lavoro.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Serviva dunque dare continuità in tal senso nonostante il mancato arrivo dei fondi ministeriali». Anche Bankitalia, ieri, nel rapporto annuale ha evidenziato che in Puglia chi sta pagando lo scotto maggiore della crisi sono i giovani laureati e le piccole-medie imprese. Alla luce di ciò Adamo afferma: «”Principi Attivi” si è rivelato un ottimo strumento di crescita e sviluppo occupazionale e imprenditoriale e ci chiediamo pertanto perché non si possa bissare quest’esperienza deviando fondi per tale causa. Le porte in legno pregiato degli assessorati passano nettamente in secondo piano dinanzi alle istanze e alle problematiche del mondo del lavoro giovanile. Chiediamo al Presidente Vendola di correggere il tiro e dare continuità alla efficacia di un valido espediente come “Principi Attivi”. D’altronde – conclude Adamo – gran parte dei giovani pugliesi hanno sostenuto il Presidente nell’ultima tornata elettorale proprio per la bontà del progetto: ora tocca al Presidente non deluderli».

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