LA MAPPA “RAGIONATA”- Il settimanale di proprietà di Silvio Berlusconi si spinge oltre: pubblica anche una mappa “ufficiosa”ma “ragionata” con tutte le 6 future centrali nucleari e vengono anche illustrate le motivazioni nella scelta dei siti per la costruzione degli impianti. Vale a dire: vicinanza al mare o a fiumi con grande portata d’acqua, dal momento che il nucleare, per massimizzare la sicurezza, richiede una grande e costante disponibilità di liquido; distanza da grandi centri abitati ma facilità di collegamenti; vicinanza alle aree con maggior richiesta di energia, ma al tempo stesso diffusione lungo la Penisola. Se verranno costruite le centrale nucleare in Puglia a Molise sorgeranno,di conseguenza, in riva al mare, con tutto quello che può comportare sull’immagine di una regione che ha il turismo tra le sue principali basi economiche.

{affiliatetextads 1,,_plugin}FIDATEVI DEL NUCLEARE: PER LA VOSTRA SALUTE – Nell’articolo di Panorama si sostiene anche che aprire il territorio pugliese al nucleare gioverà anche alla salute perché esso è meno dannoso dell’inquinamento provocato dalle polveri sottili che provoca patologie broncopolmonari. Si omette, però, che esistono da oltre trent’anni nuove tecnologie che consentono di eliminare quasi del tutto i vecchi motori a petrolio, inventati più di cent’anni fa. L’unica ragione per cui tali tecnologie non sono diffuse è che tale evento ridurrebbe drasticamente il monopolio economico di alcune nazioni che proprio sul petrolio basano il loro controllo globale.

LA PUGLIA ESPORTA L’80% DELL’ENERGIA che produce da fonti rinnovabili. Esistono progetti di nuovi impianti eolici off shore, come quello in costruzione in Salento, in grado di soddisfare le esigenze energetiche di una piccola città. Diversamente, secondo quanto riportato da Panorama, attraverso le energie rinnovabili “non riusciremo ad abbassare le emissioni come si dovrebbe per evitare rischi per l’equilibrio ambientale della Terra”.


PIU’ CHE DI SALUTE SI PARLA DI SPECULAZIONI – L’
Enel, per la sua parte, riassume così: «Ogni cantiere impiegherà almeno 2.500 persone nell’arco di 5 anni. Ogni 18 mesi partirà il cantiere successivo e quindi il picco di occupati sarà di 10 mila addetti. Poi gli impianti in funzione richiederanno almeno 500 tecnici in servizio permanente, e noi stiamo già assumendo 2 mila ingegneri».

L’ACCORDO NUCLEARE CON LA FRANCIA – Come è stato già riportato dai media,
lo scorso 9 aprile è stato firmato un accordo Italia-Francia, un accordo che il Presidente francese Sarkozy ha definito “storico”, un accordo che sancisce, di fatto, il ritorno del nucleare in Italia. L’accordo prevede, tra le altre cose, la costruzione di almeno 4 nuove centrali nucleari in Italia, la cui localizzazione non è stata ancora specificata. Più di 30 aziende italiane sono già impegnate in questa operazione ed hanno firmato accordi vincolanti tra Italia e Francia. Inoltre, secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Times, le scorie nucleari di diversi paesi europei, fra cui l’Italia, potrebbero essere seppellite in un deposito “collettivo” in un paese ancora da individuare nell’est europeo.

SPOT RAI PRO NUCLEARE – “Prima di individuare un luogo in cui realizzare una centrale nucleare – ha avvertito però il Cavaliere, che in questi giorni presta la sua voce per uno spot per il turismo in Italia – bisogna che cambi l’opinione pubblica italiana” e si convinca della sicurezza delle nuove centrali.
Perché se è vero che “il 54% degli italiani (sondaggio dell’istituto di ricerca Ispo guidato da Renato Mannheimer effettuato su un campione di 800 individui nrg)” considera necessario il ritorno all’energia atomica per tagliare la sempre più esosa bolletta nazionale, nessuno sembra volere gli impianti «nel giardino di casa». Da qui l’idea di spot da far partire sulla Rai: “Ne ho parlato con esponenti della nostra tv di Stato, stiamo lavorando a un progetto per raccogliere le esperienze dei francesi che vivono vicino le centrali e trasmetterle in Italia. È un lavoro che durerà più di un anno, ma è necessario”. Quindi, perchè non iniziare anche dai propri giornali?

IL RITORNO DI TOPO GIGIO – Dopo che Topo Gigio ha martellato per mesi gli italiani in TV parlando di vaccini e pandemia da influenza suina (episodio conclusosi con circa un terzo dei morti di una normale influenza e milioni di euro buttati in farmaci inutilizzati) aspettiamoci, quindi, nuove e più seducenti animazioni per spiegarci che il nucleare è più sicuro e redditizio delle rinnovabili. Anche perché il nucleare muove interessi economici stratosferici non paragonabili all’eolico, fotovoltaico e biomasse. «Con 30 miliardi di investimenti previsti per coprire il 25% del fabbisogno energetico nazionale,- ha dichiarato Giampaolo Galli, direttore generale di Confindustria- il nucleare può rappresentare un driver di sviluppo e occupazione».

http://www.statoquotidiano.it/17/07/2010/il-nucleare-giova-alla-salute-dei-pugliesi-parola-di-panorama/31873/