{affiliatetextads 1,,_plugin}L’Italia è sempre in partita tranne che per 4 minuti ad inizio secondo quarto dove un break di 9-0 croato punisce l’eccessiva fretta al tiro azzurro. Marco Belinelli riporta sotto l’Italia con un libero e un gioco da quattro e si continua con piccoli allunghi da entrambe le parti. Rispetto alla gara di sabato sera migliorano i meccanismi di squadra azzurra, dalle rotazioni difensive alle spaziature in attacco. Sicuramente è cresciuta l’intensità del gioco e l’Italia subisce meno un avversario che ha un talento e una stazza fisica superiore, lotta su ogni palla, propone gioco. Forse l’immagine più rappresentativa della partita è il contropiede di Andrea Bargnani che ruba la palla sul passaggio a Drago Pasalic sulla lunetta azzurra, si lancia in attacco e segna schiacciando. Andrea è leader di questa squadra senza essere personaggio, senza volersi imporre se non per effetto del proprio gioco. Insieme a Belinelli è il naturale punto di riferimento, anche se stavolta non è costretto a fare pentole e coperchi come sabato sera, anzi è esaltato dalla forza del gioco collettivo.