{affiliatetextads 1,,_plugin}Il Governo potra' comunque avvalersi dei poteri sostitutivi, ''ma e' un'evenienza che vorremmo scongiurare''. Bisogna, sottolinea il rappresentante del Governo, rispondere ''all'esigenza che sul fronte del'energia ci sia una politica di buon senso, ed una strategia a lungo termine''. Si deve andare avanti, dicono anche le aziende. Per l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, non si puo' continuare a pensare che ''uno sviluppo ordinato e sostenibile'' sia possibile ''senza ricorrere a tecnologie che in maniera infondata vengono considerate in maniera invasive, non corrette, nocive''. E ''nell'interesse generale del Paese'' e' necessario che il progetto venga supportato ''da un governo centralmente molto forte'' che tracci linee guida solide a lungo termine. ''Immaginate cosa accadrebbe se un cambio di governo fermasse il progetto dopo che e' stato avviato?'', si chiede Conti.

Anche per il presidente del consiglio di gestione di A2A, Giuliano Zuccoli, ''non e' piu' tempo per guerre ideologiche'': il Paese non puo' rinunciare anche al nucleare in un mix di fonti. ''Bisogna spiegare ai cittadini le cose come stanno, cosi' potranno farsi una loro idea consapevole''. E la scelta dei siti, aggiunge Zuccoli, ''sara ''il momento nodale, il punto critico, un passaggio importante: lo deve fare il Governo, non le amministrazioni locali''. Intanto il numero uno di Enel, a margine del Meeting, ha anche parlato della previsto collocamento sul mercato di una quota della societa' del gruppo per le energie rinnovabili, Enel Green Power, destinata alla quotazione in Borsa e ad un eventuale private placement. ''Andiamo avanti con l'obiettivo di chiudere la cosa entro ottobre'', ha indicato: ''Vogliamo raccogliere almeno 3 miliardi, questo e' l'obiettivo, non abbiamo mai detto quale e' la percentuale'' da cedere. ''Sono indiscrezioni'', dice l'ad di Enel, in merito alla quota di Green Power che verra' dismessa, come anche quelle sul riparto tra investitori istituzionali e mercato retail

ANSA