{affiliatetextads 1,,_plugin}"Questa valutazione - ha commentato l'assessore Minervini - non ha per noi un carattere formale ma ci aiuta a verificare gli effetti sostanziali delle politiche pubbliche e conferma la bonta' di alcune scelte strategiche. L'Ue ci chiede meno strade e piu' ferrovie, meno duplicazione delle reti e piu' intermodalita', meno ricorso alla mobilita' privata e piu' trasporto pubblico. La Puglia ha gia' intrapreso queste scelte rafforzando nella nuova programmazione Fesr 2007-2013 gli investimenti sulle infrastrutture che realizzano tali condizioni, con un'incidenza sul totale della spesa strutturale passato dal 10% al 25%".

La Puglia si e' dunque mossa in contro tendenza, la rete stradale ha subito un incremento inferiore al 10% a fronte dell'investimento premiato sull'elettrificazione della rete ferroviaria, sul raddoppiamento delle linee e la sostituzione dei treni. Obiettivo della nuova programmazione europea nel campo dei trasporti resta il riequilibrio modale e la diminuzione delle emissioni per questo ha raccomandato ai Paesi dell'Unione di limitare gli interventi sulle strade, lavorare sul reti strategiche transfrontaliere e investire nell'intermodalita'.

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