{affiliatetextads 1,,_plugin}Se lo Stato centrale e le Regioni iniziassero ad adottare efficacemente un piano per la diffusione della banda larga a partire da tutti gli edifici pubblici per poi passare alla copertura integrale del Territorio chiaramente il problema sarebbe superato, ma allo stato attuale pare che i segnali di quella che doveva essere una rivoluzione infrastrutturale necessaria per il Paese siano ancora da encefalogramma piatto o quasi.

Per venire incontro almeno alle esigenze delle categorie più deboli e in questo caso ci vengono in mente gli ammalati ed i degenti di lungo o medio periodo, a Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di IDV e fondatore dello “Sportello Dei Diritti” sorge l’obbligo di formulare una proposta di non difficile attuazione: se gli ospedali e le case di cura fossero dotate di banda larga gratuita potrebbero essere alleviate almeno parzialmente le sofferenze di chi è costretto a letto o a non potervi uscire fisicamente.

Peraltro, la diffusione gratuita dell’adsl all’interno di dette strutture consentirebbe anche a quei pazienti dotati di un semplice notebook o dei piccolissimi netbook di poter vedere a qualsiasi ora del giorno o della notte i propri parenti ed amici anche a migliaia di chilometri di distanza utilizzando programmi tipo skype o simili.