{affiliatetextads 1,,_plugin}Ad annunciarlo è il carlantinese Domenico Innaimo, presidente Apusbi (Associazione Pugliese Spina Bifida e Idrocefalo). “Stiamo finalmente recependo quanto l’International Federation For Spina Bifida and Hydrocefalus porterà per la prima volta all’attenzione dell’opinione pubblica italiana – dichiara Innaimo – Si tratta delle linee guida, adottate ormai a livello internazionale, che metteremo a disposizione delle famiglie italiane sul nostro sito ufficiale, spinabifidaitalia.it”. Sul portale si potrà sottoscrivere una petizione on-line per sostenere il decalogo e sottolineare l’esigenza di ciascuna persona colpita da spina bifida di avere una vita ‘all’altezza dei suoi sogni’, così come recita lo slogan dell’iniziativa. “Saranno otto giorni utili ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e della stampa sulla conoscenza di questa patologia inguaribile che colpisce colonna vertebrale e midollo spinale - continua il presidente Apusbi - e che per la sua alta incidenza e per i suoi effetti invalidanti è di forte impatto sia sociale sia sanitario”. Anche quest’anno la “Settimana Nazionale della Spina Bifida” si svolgerà sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri della Gioventù, Politiche Agricole, delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Fondazione Pubblicità Progresso e di Cittadinanzattiva.

 

Che cos’è la Spina Bifida

La spina bifida (nome scientifico mielomeningocele) è una malformazione congenita a carico del sistema nervoso centrale che consiste nella mancata chiusura del tubo neurale. Malformazione che avviene durante il primo mese di gestazione. Una o più vertebre anziché chiudersi regolarmente rimangono aperte e il midollo spinale fuoriesce. Poiché la colonna vertebrale e il cervello sono interessati dalla circolazione del liquor (liquido celebrale) nell’80% dei casi questo liquido si accumula nel cranio causando l’idrocefalo. Le conseguenze della spina bifida sono soprattutto tre. La prima è la compromissione motoria degli arti inferiori, con frequenti malformazioni ai piedi. La seconda è la disfunzione dell’apparato urinario con conseguente incontinenza urinaria, infezioni o, peggio, la compromissione della funzione renale. La terza, infine, è il mancato controllo degli sfinteri che produce incontinenza fecale e stitichezza. Guarire dalla spina bifida non è possibile, ma si può fare molto, in favore di chi ne è colpito per assicurare una accettabile qualità della vita e un buon inserimento nella società. Il principale strumento di prevenzione è rappresentato da un maggior apporto di acido folico nel periodo peri concezionale. Come dimostrato da numerosi studi, infatti, l’integrazione della dieta materna con l’aggiunta di acido folico riduce del 50-70% il rischio di avere un figlio con spina bifida.

Associazione Pugliese Spina Bifida e Idrocefalo Via Pascoli, 1 - 71030 Carlantino (Fg)

Tel. 0881.552103 www.apusbi.it e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Presidente: Domenico Innaimo - Cell. 333.4455011