Puglia, Via non necessaria fino a 3 MW nelle aree industriali
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Con il parere positivo del Governo, infatti, è stato approvato un emendamento proposto da Michele Losappio, Michele Ventricelli e Alfredo Cervellera (tutti esponenti del Sel), che consente di operare fino a 3 MW senza valutazione di impatto ambientare nelle aree industriali (anche dismesse grazie ad un’ulteriore modifica della Puglia per Vendola) per impianti sui tetti.
“In questo modo – continuano i consiglieri del Sel – si prosegue nel programma della maggioranza di centrosinistra finalizzato a favorire le rinnovabili e a tutelare il territorio e le sue parti più pregiate”. Il tema in sostanza è quello di mantenere fede al principio che ha ispirato tutta la politica ambientalistica del governo Vendola, quello cioè dell’attenzione privilegiata al fotovoltaico e all’eolico, con un “ritocco” che consentirà alla Regione di evitare che in territori di particolare interesse possano essere “invasi” dalle pale e da pannelli solari.Una materia che invita a nozze l’opposizione che in tal senso chiede maggiore rispetto dei parametri dettati dal governo nazionale. In particolare Nino Marmo (vicepresidente del Consiglio Pdl), ricorda che “le norme nazionali recenti danno delle indicazioni precise, quella per esempio di raggiungere entro il 2020 la riduzione del 20% di anidride carbonica in atmosfera e aumentare nel contempo del 20% l’utilizzo delle fonti rinnovabili”. E da qui parte secondo i consiglieri di minoranza Marmo e Rocco Palese (capogruppo del Pdl), la necessità di realizzare al più presto un testo unico che armonizzi tutte le leggi attualmente in vigore nella Regione Puglia.
{affiliatetextads 1,,_plugin}“Non si può andare avanti con interventi spot – dice Nino Marmo – questo non aiuta i cittadini, le norme vanno inquadrate in una revisione complessiva”. E Palese: “Abbiamo la necessità di sapere qual è il programma, qual è l’obiettivo che volete raggiungere. Dobbiamo mettere ordine in tutti questi interventi che per altro vanno in direzioni differenti”. All’inizio dei lavori il presidente della quinta commissione, Donato Pentassuglia e il presidente della quarta, Aurelio Gianfreda, hanno sentito i rappresentanti della Cgil, Cisl e Ugl. Dalle relazioni dei sindacati è emersa la necessità di evitare rischi di speculazione e di uso abnorme dell’eolico e del fotovoltaico. “È necessario, fra l’altro, recuperare investimenti e incentivi – ha detto il rappresentante della Cgil – per ottenere importanti ricadute occupazionali e sociali”. Nicastro ha ribadito che la Puglia rimane la Regione delle punte avanzate in tema di sviluppo energetico delle fonti rinnovabili alternative. “Un primato frutto di politiche avanzate – ha detto l’assessore – pur considerando la necessità di fornire nuovi indirizzi operativi e programmatici che consentano da un lato di indirizzare lo sviluppo di nuovo eolico e fotovoltaico verso nuove frontiere e dall’altro di sviluppare nuovi segmenti di produzione di energia da fonti rinnovabili”.
Losappio: “Rafforzata l’attenzione verso fonti rinnovabili e tutela del territorio” – “Questa mattina la V Commissione ha licenziato un provvedimento di modifica delle norme di VIA relative alle fonti di energia rinnovabile predisposto dall’Assessore Nicastro. Il provvedimento che mira a sanare il vuoto lasciato da una sentenza delle Corte Costituzionale in relazione alle LR 31/08 in attesa delle linee guida regionali e di un ordinamento complessivo dell’intera materia ha visto l’intervento attivo dei Consiglieri di Sel Ventricelli, Losappio, Cervellera, Pastore. Con il parere positivo del Governo, infatti, è stato approvato un nostro emendamento che consente di operare fino a 3 MW senza valutazione di impatto ambientare nelle aree industriali (anche dismesse grazie ad un’ulteriore modifica della Puglia per Vendola) per impianti sui tetti. In questo modo si continua nel programma della maggioranza di cerntrosinistra finalizzato a favorire le rinnovabili e a tutelare il territorio e le sue parti più pregiate. I Consiglieri di Sel hanno anche votato un emendamento del Governo che ha uniformato a 1 MW, secondo le linee guida nazionali, la proposta originaria contenuta nel DDL. Stupisce che su questo punto il PdL si sia astenuto giacché si tratta di rendere omogeneo il percorso della Regione a quello del Governo nazionale”.
Decaro: “Accelerare la legge quadro sulle rinnovabili” - “Accelerare la legge quadro della Regione Puglia per le energie rinnovabili, che dovrà recepire quanto prima le linee guida nazionali e individuare – con il coinvolgimento attivo dei Comuni – le aree del territorio pugliese sulle quali non è possibile installare nuovi impianti per la produzione di energie pulite”. E’ quanto ha chiesto il Gruppo del Partito democratico alla Regione Puglia, oggi in Commissione Ambiente, durante l’approvazione della Valutazione di impatto ambientale per gli impianti di energie rinnovabili con potenza superiore a 1 Megawatt. “L’obiettivo del Partito democratico – sottolinea il capogruppo, Antonio Decaro – è quello di favorire la produzione di energia pulita ricavata da fonti alternative, con la progressiva sostituzione degli impianti di energia prodotta da fonti tradizionali e inquinanti. Tuttavia – precisa – non dobbiamo perdere di vista la tutela del paesaggio, specialmente in quelle zone della Puglia dove insistono aree naturali di particolare pregio, e dove l’ambiente ha bisogno di essere maggiormente tutelato”.
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