L’iniziativa, presentata stamattina a Bari, nella Biblioteca di Santa Teresa dei Maschi da Annamaria Seminatio, presidente Auser Puglia, Giovanna Magistro e Cristina Di Modugno, ricercatrici Meters, il sindacalista dello Spi Cgil, Giuseppe Barletta e Gerardo Di Feo, esperto culturale (Università di Foggia) ha come scopo valorizzare la cultura cultura pugliese, creando il primo Museo virtuale della memoria collettiva, un portale internet in cui sarà possibile trovare fotografie, registrazioni audio e video, documenti e itinerari turistici. Protagonisti del progetto (realizzato con il sostegno della Provincia di Bari, dei Comuni di Taranto e di Andrano e con il patrocinio della Regione Puglia) gli anziani che contribuiranno a “costruire” il sito. Primo step, appena concluso, un corso di formazione rivolto a un gruppo di volontari Auser per imparare ad usare una videocamera digitale.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Nelle prossime settimane si chiuderà una ricerca territoriale per individuare i beni comuni attraverso una vera e propria schedatura del patrimonio culturale. Questa è una tappa significativa che vedrà la partecipazione dei cittadini che, guidati da un gruppo di studiosi, potranno contribuire al progetto con documenti, fotografie e testimonianze. I centri Auser, a partire dai temi emersi nella fase di ricerca, realizzeranno anche attività culturali che daranno voce e fisicità al patrimonio collettivo che si vuole sottrarre all’oblio: attività teatrali, laboratori creativi, esibizioni musicali e mostre. Saranno poi gli anziani a realizzare prodotti video-fotografici che documenteranno tutto quello che sarà realizzato.Tutti i documenti e il materiale video, selezionati e montati da esperti, con la mappatura del patrimonio culturale, rappresenteranno il Museo virtuale della memoria collettiva, il primo in Puglia, il fiore all’occhiello del progetto Genius Loci. Il sito e il museo virtuale potranno servire a programmare itinerari culturali che valorizzeranno i territori sotto il profilo turistico. Tutti gli enti locali, inoltre, realizzeranno azioni di promozione, per garantire la massima partecipazione degli anziani. A beneficiare del progetto, anche i cittadini dei comuni interessati ed in particolare i giovani che spesso non conosco la storia dei luoghi in cui sono nati, il passato, le tradizioni e le usanze.
“C’è un nesso forte”, spiega Annamaria Semitaio, presidente regionale Auser, “tra la rigenerazione dell’identità e la memoria: e questo progetto lo coglie in pieno. Genius loci è un catalizzatore di relazioni sociali, perché consente la loro riproduzione attraverso la partecipazione delle persone e quindi attraverso percorsi innovativi di cittadinanza attiva. Mi auguro che tutto questo significhi, a partire dai territori coinvolti, più coesione sociale e più dialogo, anche tra le generazioni”.
“Punto centrale dell’iniziativa – ha aggiunto Giuseppe Barletta, segretario regionale dello Spi-Cgil – è lo scambio tra generazioni: dobbiamo alimentare questo circuito virtuoso che possa consentire ai giovani di usufruire del grande patrimonio messo a disposizione dagli anziani”.
Gilda Camero - Barisera.net