Nicastro: no ai rifiuti campani in Puglia
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Ma andiamo per ordine. Il 23 agosto 2010 è stato pubblicato sul Supplemento alla G.U. -5^ Serie Speciale – Contratti Pubblici n. 97 del 23/08/2010, il bando di gara per appaltare il “servizio di smaltimento, incluso caricamento e trasmesso, fuori Regione ed in territorio italiano, di 61.000 ton. di rifiuti speciali non pericolosi codice CER 19.12.12 (frazione umida tritovagliata) prodotta e stoccata negli Stabilimenti di Tritovagliatura e Imballaggio Rifiuti urbani (STRI) della Regione Campania”. L’aggiudicatario della gara è stato il Consorzio CITE, che ha indicato quali impianti finali di smaltimento, le discariche site nella Regione Puglia: ITALCAVE SPA di Taranto, ECOLEVANTE di Grottaglie (TA) e VERGINE SRL di Taranto.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Successivamente, in data 12.10.2010, il Coordinatore per l’Area Generale di Coordinamento Programmazione e Gestione Rifiuti della Regione Campania, ha chiesto all’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, la disponibilità alla stipula di un protocollo d’intesa per il ricevimento dei rifiuti speciali non pericolosi dalla Regione Campania, al fine di consentire l’avvio del servizio oggetto della gara. Il giorno successivo al ricevimento della suddetta nota, la Regione Puglia, pur ribadendo la propria solidarietà istituzionale, come già dimostrato nel 2008, provvedendo in quell’occasione a smaltire circa 50.000 ton di rifiuti campani, ha chiarito, inviando una nota di riscontro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Giunta della Regione Campania, che, ad oggi, non sussistono le condizioni per la sottoscrizione del protocollo d’intesa con la Regione Campania.
La Regione Puglia dunque, già dal 13 di ottobre ha ribadito il proprio no al ricevimento dei rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalla Regione Campania”.