Politiche per la famiglia: il modello Puglia
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- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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- circa 56 milioni di euro, alla realizzazione e adeguamento di asili nido pubblici di cui hanno beneficiato 120 nuove strutture che, al termine dei lavori (tutti previsti per la metà del prossimo anno), porteranno nuovi posti nido per un totale di 4.000. Tra 120 strutture c’è il segno anche della prima sperimentazione italiana in materia di asili nido presso Amministrazioni pubbliche che condurrà alla realizzazione, nei prossimi mesi, di un asilo presso le sedi dell’Università di Bari e Lecce e della Società Aeroporti di Puglia.
C’è anche il primo agrinido regionale che sorgerà a Taranto, in zona Tamburi come grande segno di attenzione per la popolazione di un quartiere disagiato;
- circa 15 milioni di euro, alla realizzazione e adeguamento di asili nido privati, a copertura della domanda complessiva. Di tali finanziamenti beneficeranno nuove 80 strutture che aggiungeranno, nel 2011, circa altri 2.500 posti nido alla rete dei servizi;
- circa 3.5 milioni di euro, all’apertura di sezioni primavera.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Adozione e affido familiare: una famiglia per ogni bambino
Circa 2 milioni di euro per semplificare le procedure di adozione, promuovere l’affido familiare, accrescere le competenze degli operatori, avvicinare le Istituzioni ai bisogni delle famiglie Il diritto del minore a una famiglia trova riscontro nei numerosi e diversificati progetti finanziati dalla regione e sviluppati sul territorio per la promozione dell’affido familiare e delle adozioni.
Famiglie al futuro
5,5 milioni di euro per l’abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie numerose e 6,8 milioni per gli interventi di promozione della solidarietà familiare Un programma regionale di interventi -del valore complessivo di 5,5 milioni di euro- destinato alle famiglie numerose e che coinvolge enti locali, imprese, associazioni, le stesse famiglie chiamate a un protagonismo nell’offerta di servizi.
A livello locale, gli Ambiti territoriali pugliesi stanno prevedendo -per le famiglie con 4 o più figli minori- strumenti di alleggerimento del carico familiare, quali la riduzione dei costi per i servizi, delle imposte e dei tributi comunali ed anche convenzionamenti con esercizi commerciali. A regia regionale, l’avvio del programma del “Marchio Famiglie al Futuro”, che tende ad attribuire un marchio di qualità a tutti quei soggetti pubblici e privati (Asl, imprese, scuole, banche, sindacati, negozi, ecc.) che approntano iniziative destinate a migliorare la qualità della vita delle famiglie.
1,4 milioni di euro per finanziare la creazione di 5 Centri risorse per le famiglie, punti di elaborazione, informazione, sostegno e aiuto per e tra le famiglie per affrontare i problemi della vita familiare, della difficoltà di conciliare impegni e tempi di lavoro e di cura, per
sostenere le coppie giovani, le famiglie numerose, le famiglie monoparentali, i genitori temporaneamente in difficoltà, le famiglie immigrate. Firmato il protocollo d’intesa tra le Province e le Autorità giudiziarie, è stata prevista l’attivazione dell’Ufficio per la mediazione civile e penale, servizio preposto alla gestione delle situazioni conflittuali inviate dal sistema giudiziario, soprattutto minorile, e l’incardinato all’interno del medesimo Centro risorse.
5,3 milioni di euro per promuovere l’associazionismo e forme di solidarietà tra le famiglie, coinvolgendo il terzo settore nell’implementare attività di supporto alle reti di mutuo-aiuto familiare, compreso il sostegno a forme di consumo critico e solidale, di utilizzo del tempo per fini solidaristici, di sviluppo del volontariato d’impresa e di diffusione della Società dell’Informazione per le famiglie con disabili.
Un ciclo di cinque seminari inaugura la programmazione del Secondo Piano di azione per le famiglie, “Famiglie al Futuro”, attraverso cinque giornate di approfondimento che tratteranno le tematiche del “Sostegno alle responsabilità familiari e minori fuori famiglia” (22 novembre 2010, Bari - Sala Consiglio Regionale), “Sistemi locali per il benessere delle famiglie” (14 dicembre 2010, Foggia), “Lavoro di cura e protagonismo delle famiglie” (18 gennaio 2011, Lecce), “L’accesso ai servizi tra quoziente familiare e ISEE regionale” (25 gennaio 2011, Bari) ed, infine “Sostegno al Reddito e Politiche di Inclusione sociale” (1 febbraio 2011, Barletta).
Prima dote
15 milioni di euro per aiutare le famiglie in condizioni di svantaggio con bambini fino a tre anni tra prima e seconda tornata di finanziamenti. Le famiglie con bambini piccoli, 0-36 mesi, che si trovano in difficili condizioni economiche, possono ricevere un contributo finanziario di 2.400 euro annui che può rappresentare un aiuto per sostenere bisogni essenziali. Solo nel 2010 le richieste pervenute da parte delle famiglie sono state 11667 e oltre la metà di queste ha riguardato nuclei familiari con reddito ISEE non superiore a 2.000,00 euro. Le domande sono state presentate attraverso una piattaforma informatica dedicata che ha consentito di ridurre notevolmente i tempi dell’istruttoria e dei controlli ai fini dell’erogazione del contributo.
Assegno di cura e Assistenza indiretta personalizzata
60 milioni di euro per il sostegno economico delle famiglie con persone disabili o non autosufficienti. Un Programma sperimentale per promuovere l’assistenza domiciliare (AdC) e la realizzazione di progetti per la vita indipendente (AIP), integrando il reddito disponibile delle famiglie che curano presso il proprio domicilio familiari non autosufficienti. Sono 30 milioni di euro per il 2010 e altrettanti per il 2011 gli importi complessivi a disposizione di questa misura mirata di sostegno al reddito per le famiglie pugliesi. Dai 500 agli 800 euro al mese, a seconda della gravità, è il contributo che la Regione riconosce per favorire la permanenza nella propria abitazione o il rientro in famiglia di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti. Sono in corso le procedure di valutazione delle domande presentate per il contributo del 2010 e si stima di poter erogare 1562 contributi per AIP e almeno 2500 contributi per AdC su base annua, per un totale, dunque, di oltre 4.000 nuclei familiari selezionati tra i più indigenti ma anche i più fragili rispetto al carico di cura sostenuto. L’assegno copre i costi del lavoro di cura restituendo alla famiglia un certo livello di autonomia.
{affiliatetextads 2,,_plugin}Assistenza domiciliare integrata (ADI)
40 milioni di euro tra il 2009 e il 2011 per potenziare l’ADI dei Comuni Il Fondo Nazionale Non Autosufficienza del 2008-2010 è stato per la gran parte vincolato per il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare integrata per la parte di specifica competenza dei Comuni, con le prestazioni sociali e sociosanitarie. I fondi, ripartiti ai Comuni associati in Ambiti territoriali, stanno già dando luogo a numerose gare per l’affidamento del servizio ADI alle imprese sociali, in modo da accrescere già dal 2011 il numero di anziani non autosufficienti presi in carico con l’ADI. Al 31.12.2009 l’ADI era già cresciuta rispetto alle annualità precedenti, passando da 1,8 a 2,4 anziani ogni 100 residenti ultra 65enni, con l’obiettivo di arrivare a 3,5 anziani ogni 100 entro il 2010.
Progetto ROSA e riqualificazione del lavoro delle assistenti familiari 1,3 milioni di euro per regolarizzare il lavoro di cura domiciliare presso le famiglie pugliesi.
Obiettivi del Progetto R.O.S.A. sono: creare una rete inter-istituzionale di soggetti a vario titolo operanti nel mercato del lavoro, qualificare il lavoro di cura di domiciliare, favorire l’emersione dei rapporti di lavoro non regolari anche attraverso l’erogazione di incentivi all’assunzione rivolti alle famiglie che assumono assistenti familiari iscritti in appositi elenchi provinciali. Il Progetto mira a qualificare il lavoro di cura domiciliare attraverso la creazione del profilo professionale dell’assistente familiare e offre percorsi formativi per l’acquisizione o il miglioramento delle competenze. Servizi per qualificare la rete delle famiglie con disabilità
Oltre 12 milioni di euro destinati all’acquisto di materiali informatici e alla creazione di reti tra famiglie con persone disabili
Sono 4000 i cittadini che hanno potuto usufruire del contributo per l’acquisto di attrezzature informatiche.
44 sono i Centri di connettività sociale finanziati e sparsi sul territorio regionale per favorire la creazione di reti tra famiglie e associazioni diverse. Giunge alla seconda edizione il Festival delle innovazioni, Innovabilia, per le persone disabili e le loro famiglie in programma dal 1° al 3 dicembre 2010, presso la Fiera del Levante di Bari, con l’obiettivo di creare un distretto produttivo delle innovazioni per la qualità della vita, la domotica a servizio dei disabili. Sarà presentato il progetto innovativo di teleassistenza
per i non vedenti e gli ipovedenti, aiuto concreto nell’abbattimento delle proprie barriere di mobilità che si basa sull’utilizzo di un telefono cellulare dotato di un servizio di teleassistenza fruibile h24, collegato al sistema di geolocalizzazione.
Progetti a favore della conciliazione vita-lavoro
3 milioni di euro per finanziare strumenti di conciliazione: i Piani dei tempi e degli spazi delle città ed i Patti Sociali di Genere
2 milioni di euro per sperimentare modelli alternativi di organizzazione degli orari, dei tempi e degli spazi della città per rendere più flessibili e accessibili i servizi ed 1 milione di euro per accordi territoriali fra istituzioni pubbliche e organizzazioni private per
sperimentare modelli alternativi di organizzazione del lavoro ed assicurare a donne euomini la possibilità di assolvere agli impegni di cura senza rinunciare all’attività lavorativa.
Contrasto alla violenza
2,3 milioni di euro per prevenire e contrastare la violenza sulle donne con nuovi centri antiviolenza
La Regione ha varato il Programma triennale di interventi 2009-2011 per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza contro le donne.
In ogni ambito territoriale, grazie alla nuova programmazione dei Piani sociali di Zona 2010-2012, sarà rafforzata la presenza dei Centri antiviolenza e di case rifugio in grado di offrire aiuto psicologico e sostegno concreto alle vittime.