FOGGIA, IL FUMO DIVENTA ENERGIA
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{affiliatetextads 1,,_plugin}La turbina utilizza la potenza termica (10 MWt) presente nei fumi prodotti dal forno di fusione della vetreria e produce energia elettrica in ragione di 12-16 GWh/anno, con un risparmio di combustibile primario di oltre 2.800 Tep/anno (tonnellata equivalente petrolio) e conseguenti riduzioni di emissioni, tra cui la Co2 pari a circa 8.300 t/anno. L’investimento complessivo, di circa 6 milioni di euro, è stato finanziato in proprio dal Gruppo Icq e dal Gruppo Sangalli, con il supporto di Mps Capital Services SpA. L’ad di Icq, Luigi De Simone, ha spiegato che il Gruppo intende replicare l’intervento in altri settori, in particolare cementifici, acciaierie e raffinerie. Costituita nel 1982 come società di consulenza ambientale, Icq oggi è in grado di gestire l’intera filiera della produzione di energia da fonti rinnovabili, dall’eolico all’energia solare.
Prevede, entro il 2012, la realizzazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili diversificate, in Italia e all’estero, per circa 400 MW, con un obiettivo di fatturato di 150 milioni di euro e investimenti per oltre 550 milioni.
(9Colonne)