Un problema quello della depurazione delle acque reflue, ha ricordato Prestigiacomo, ''che e' stato di recente riproposto con forza anche dalla Commissione Europea che ha segnalato il mancato adeguamento alle normative comunitarie degli impianti di raccolta e depurazione dei reflui urbani di oltre 500 Comuni''. E, ha aggiunto Prestigiacomo, ''la maggior parte agglomerati messi sotto accusa dall'Ue si trovano nelle regioni del sud, con la maggiore criticita' in Sicilia dove l'inadempienza assume i caratteristici di una questione endemica''.

''Il ministero dell'Ambiente - ha sottolineato quindi il ministro - non ha ovviamente competenze dirette nella realizzazione degli impianti, che spetta alle Regioni'' e ''svolge in questo campo una attivita' di indirizzo e coordinamento e ha avviato gia' da maggio scorso una serie di tavoli di confronto con le Regioni interessate al fine di accelerare il processo di realizzazione delle opere necessarie''.

''Per ciascuna Regione sono state valutate le problematiche relative ad ogni singolo agglomerato, identificate le priorita' di intervento ed e' stato richiesto alle Regioni l'assunzione di impegni programmatici ed economici, nonche' l'immediata risoluzione delle problematiche ancora esistenti e comunque necessarie a fornire un chiaro segnale di impegno alla Commissione Europea''.

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Per superare la questione depurazione nel comprensorio di Manduria, in Puglia, il ministero dell' Ambiente e' pronto a valutare di subentrare con poteri sostitutivi, ha detto il ministro durante il question time alla Camera.

''Il comprensorio di Manduria - ha detto il ministro - e' il classico esempio di una realta' dotata di risorse economiche, dotata di un progetto e nonostante questo rimasta senza un depuratore e dove quasi la meta' delle famiglie scaricano senza depurazione''.

''La realizzazione del depuratore - ha proseguito Prestigiacomo - e' stata bloccata dai ricorsi proposti dai Comuni di Avetrana, Manduria e Sava e il Tar di Lecce ha accolto il loro ricorso annullando l'autorizzazione ambientale rilasciata dalla Regione''. Da parte sua la Regione, ha riferito il ministro, ''ha deciso di ripetere la procedura di valutazione di impatto ambientale e ci ha assicurato che questa procedura dovrebbe concludersi entro gennaio 2011. Se entro tale termine la procedura non sara' ultimata senza valide ragioni - ha concluso Prestigiacomo - valuteremo, visto il pericolo per la salute pubblica e per l'ambiente, di subentrare con poteri sostitutivi''.

ANSA