Pietra, maxi progetto per Terravecchia
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La prima fase dei lavori riguarderà Piazza Cavour, via Port’Alta, Vico Torre e via Laudano. S’interverrà innanzitutto sulle infrastrutture primarie, la realizzazione della rete di raccolta delle acque meteoriche, la metanizzazione dell’area e l’adeguamento della rete elettrica che prevede anche l’eliminazione dei cavi a vista. L’adeguamento dell’urbanizzazione primaria, dunque, prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’interramento dei cavi elettrici, l’attenzione al risparmio energetico, la riorganizzazione degli slarghi da trasformare in luoghi di aggregazione. Si tratta di interventi finalizzati alla rilettura funzionale e sociale degli spazi che, dal punto di vista storico-urbanistico e architettonico, rappresentano la parte più importante del patrimonio culturale di Pietramontecorvino. Oltre alla rimozione della pavimentazione esistente, questa prima fase dei lavori servirà a risistemare le pendenze per un migliore decorso delle acque piovane senza modificare il tracciato stradale. L’impianto di pubblica illuminazione sarà integrato con l’implementazione di elementi irradianti.
{affiliatetextads 1,,_plugin}La realizzazione della nuova pavimentazione, in continuità con quella storica esistente nel Palazzo Ducale, prevede l’utilizzo di nuove tecnologie e l’utilizzo di ciottoli di fiume, blocchi in calcarenite e in parte il riuso della pietra esistente. “Con questo progetto – dichiara il sindaco Lamarucciola – intendiamo completare l’opera di riqualificazione del borgo medievale cominciata sette anni fa. Terravecchia deve essere più bella e vivibile per i nostri cittadini e diventare totalmente fruibile per i visitatori che arriveranno sempre più numerosi dopo l’ingresso di Pietramontecorvino nei network dei borghi certificati dalla Bandiera Arancione e dai marchi di qualità dei “Borghi più belli d’Italia” e dei “Borghi Autentici”.
Terravecchia, la Torre Normanna e la Sedia del Diavolo
Pietramontecorvino, in provincia di Foggia, è un borgo di 2800 abitanti. Posto a un’altitudine di 456 metri, si trova nella parte settentrionale dei Monti Dauni, a circa 30 chilometri dal capoluogo. Pietramontecorvino è uno dei “Borghi più belli d’Italia” e, nel 2010, il Touring Club Italiano ha promosso il paese con l’assegnazione della “Bandiera Arancione”, marchio di qualità turistica e ambientale per i comuni dell’entroterra. Di particolare bellezza e interesse è la zona medievale del piccolo centro, il quartiere di Terravecchia, dove è possibile ammirare il complesso di Palazzo Ducale, la Torre Normanno-Angioina, la Chiesa Madre, il giardino pensile e il Centro Visite multimediale dedicato alle tradizioni del territorio, dalla transumanza al brigantaggio. Il borgo antico conserva ancora intatte le caratteristiche ambientali e architettoniche dell’originario tessuto urbanistico medievale. Il quartiere con più storia, quello di Terravecchia, si connota come un agglomerato di case in parte scavate nel tufo e in parte fondate su di esso. A pochi chilometri dall’abitato si trova uno dei siti archeologici più interessanti del Mezzogiorno, quello di Montecorvino.
{affiliatetextads 2,,_plugin}Si tratta di un luogo che emoziona e apre uno squarcio sul connubio straordinario di storia e natura espresso da Montecorvino, dalla sua torre, dai resti della cattedrale e, adesso, anche dalla parziale emersione di una cinta muraria ben conservata. Il sito di Montecorvino si trova su una collina posta al centro di un triangolo panoramico tra i borghi di Pietramontecorvino, Motta Montecorvino e Volturino. L’area archeologica è dominata da una torre, costruzione imponente che si innalza fino a un’altezza di 24 metri e ha una base quadrangolare di 120 metri quadrati. E’ chiamata “La sedia del diavolo” per la particolare forma acquisita nel tempo in seguito ai crolli che l’hanno divisa aperta longitudinalmente. Pietramontecorvino è stato selezionato dalla Regione Puglia nel gruppo dei 20 paesi in cui avviare “Hospitis”, un progetto pilota per realizzare concretamente l’idea dell’ospitalità diffusa. Pietramontecorvino, anche in questo ambito, si sta attrezzando per far parte di un sistema capace di raccontare e valorizzare esperienze, valori, sapienze, arte e biodiversità ancora presenti nei piccoli centri, nelle ex terre marginali che si candidano a diventare centrali nella promozione di pratiche e politiche volte ad accrescere la qualità della vita.
A breve, saranno completati i lavori per la realizzazione del Centro Polivalente. Teatro, formazione, spazio di ideazione e confronto: la struttura che sta prendendo forma accanto alla scuola di San Pardo è unica nel suo genere in tutta l’area dei Monti Dauni. Sarà dotata di un sistema che permette il risparmio termico, grazie a convogliatori d’aria e pareti ventilate. Posta su tre piani, domina dall’alto la vista sul borgo medievale di Pietramontecorvino.