Personalmente sono molto contrario al merchandising sulla morte o eventi tragici e a tutto ciò che ne consegue ma sono sicuro che non c'è bisogno di aggiungere altro in quanto i lettori sapranno già a cosa mi sto riferendo, comunque l'articolo de "La Padania" dice questo:

LA PADANIA 19 DICEMBRE 2010 DODICI MESI CON SARAH

di Stefania Piazzo

“L’amore vive. Non teme le distanze e il tempo non lo spaventa. Sopravvive ai dolori e ai tumulti. A tutto. E quale rapporto può testimoniare in modo puro e trasparente un amore che resta immutato se non quello che si genera nel rapporto che lega un uomo ad un cane? Gli uomini si scherniscono dietro il voler bene, i cani ammettono di amare e se ne assumono ogni responsabilità, incondizionatamente, anche in silenzio e per tutta la loro vita.

Ecco, «anche Sarah Scazzi nei suoi quotidiani giri per Avetrana per prendersi cura, spesso con la madre Concetta, dei randagi che amava e che desiderava seguire, sapeva comunicare questo forte sentimento di attaccamento, di rispetto, di amorevole accudimento verso i “piccoli poveri” che le ricambiavano affetto e fedeltà».

Ce lo conferma con fierezza Antonio Cozza, l’avvocato portavoce della famiglia Scazzi, che abbiamo incontrato a Milano per un evento voluto, tenacemente cercato da entrambe le parti.

Dall’associazione “Sarahpersempre” e dall’associazione Chiliamacisegua. Puglia e Lombardia, Avetrana e Milano fuse in un obiettivo  che vuole educare non solo alla memoria attiva che genera costantemente umanità ma che genera la cultura della relazione tra gli animali e gli esseri umani. La civiltà del benessere e della vita……………….”

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Insomma un gemellaggio tra Nord e Sud, tra Avetrana e Milano, tra la Padania e il Comune di Avetrana, tra politica e profano, tra merchandising e morte, tra lutto ed elezioni, niente poco di meno che per... un calendario.

Volete sapere un sentimento che sto provando in questo momento? Ribrezzo e umana compassione per tutti gli attori di questa assurda vicenda. (scarica qui il PDF completo della pagina de La Padania)