* metodo classico (significa che e' fatto con il metodo champenois);

* Doc (denominazione di origine controllata), Docg (denominazione di origine controllata e garantita) o l'analoga sigla europea VSQPRD, il che assicura che il vino e' di una determinata area geografica;

* Prodotto e imbottigliato da... (un produttore corretto tiene a garantire la qualita' del proprio prodotto);

* la data della sboccatura, cioe' della eliminazione del deposito che si forma nelle bottiglie.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Per la scelta degli champagne in genere il consumatore guarda piu' alla marca che all'etichetta, anche perche' nessun commerciante si sente obbligato a fornire informazioni precise, spesso si limita a decantarne le qualita'. Per lo champagne valgono in sostanza le stesse indicazioni dello spumante. In piu' sulle etichette degli champagne dovrebbe essere indicata:

* la sigla Ay che sta ad indicare la zona con i vigneti migliori;

* la sigla R.M (lo champagne e' fatto con uve dei produttori);

* la sigla N.M (lo champagne e' fatto con uve di diversa provenienza);

* la dizione “pas dosé” o “nature” (non e' stato aggiunto sciroppo zuccherino);

* l'indicazione dell'annata (champagne millesimato).

Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc.