Pesca, la Puglia guida l’azione per ammortizzare gli effetti del regolamento comunitario
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Per rimanere in Puglia, ed alle problematiche delle marinerie pugliesi, l’assessore Stefàno annuncia che “ è già all’attenzione della Direzione Generale della Pesca del Ministero, la richiesta da parte della Regione Puglia di utilizzo delle risorse dell’Asse I del Fep (Fondo europeo della Pesca), per un ulteriore fermo volontario, così come fatto efficacemente nel 2010 in coincidenza con la definitiva entrata in vigore del regolamento comunitario".
{affiliatetextads 1,,_plugin}“A chi dal Pdl pugliese – prosegue l’assessore Stefàno - tanto si affanna per cercare visibilità su una vicenda così delicata, propagandando ipotetici suoi "buoni uffici" con il Ministro, consigliamo di studiare un po’ di più prima di rilasciare dichiarazioni piene zeppe di inesattezze, per evitare quantomeno di strumentalizzare a fini propagandistici il disagio dei nostri operatori con i quali condividiamo da tempo preoccupazioni e proposte".
“Come pure – incalza Stefàno – consigliamo di non sprecare troppe energie per attaccare la Regione Puglia e Vendola, poiché sbaglierebbe platealmente destinatario: il governo regionale, infatti, non ha competenza né in materia di autorizzazione all'utilizzo di risorse Fep ai fini del sostegno di fermi volontari, stante la gestione in capo al Ministero (e quindi eventuali rischi di disimpegno non sarebbero addebitabili alla giunta Vendola nè a nessuno altro governo regionale), né in materia di deroghe alla pesca”.
“Piuttosto, - aggiunge ancora Stefàno – potrebbe sfruttare tempo ed energie per convincere il ministro Galan a cambiare idea, visto che sin dal suo insediamento si è detto sempre contrario alla richiesta di deroghe, indebolendo di fatto la posizione italiana. Come pure, gli consigliamo di usare i suoi buoni uffici affinché l’europarlamentare Barbara Matera, almeno una volta, svolga il suo ruolo in favore della Puglia che l’ha eletta, per farsi parte diligente verso l’UE, sulla reale esistenza delle condizioni che giustificherebbero la deroga alla pesca del bianchetto nelle acque pugliesi”.