Tale circostanza, oltre a rappresentare una evidente contraddizione con quanto stabilito dai bandi, vale a dire il finanziamento del 100% delle spese senza alcun onere a carico degli Enti Locali, costituisce un improvviso, ingiusto e indubbio aggravio di spesa per i nostri Comuni, specie in questo particolare contesto di crisi economica e, di conseguenza, mette seriamente a rischio l’attuazione stessa del Piano di Sviluppo Rurale”, affermano i primi cittadini di Pietramontecorvino, Biccari, Castelluccio Valmaggiore, Volturino, Volturara Appula, Celenza Valforotore, Castelnuovo della Daunia, Carlantino, Roseto Valfortore, Orsara di Puglia, Panni, Celle  San Vito, Deliceto, San Marco la Catola, Faeto, Volturino, Motta Montecorvino, Alberona, Lucera, Bovino e Accadia.

{affiliatetextads 4,,_plugin}“Scaricare in capo ai piccoli Comuni tutti i consistenti oneri relativi all’Iva, infatti, significherebbe compromettere gli importantissimi interventi che sono stati previsti con l’imperdonabile perdita dell’ultima occasione di riqualificazione ambientale del già martoriato territorio dei Monti Dauni – scrivono ancora i sindaci – Altre Regioni italiane, la Campania ad esempio, hanno adottato provvedimenti mirati per venire incontro alle esigenze dei Comuni.

In Regione Puglia, invece, non solo tali iniziative non sono state adottate, ma finora, nonostante le molteplici richieste, si sono negati a un incontro sia l’assessore Stefàno che il presidente Vendola. Da ultimo, con nota a firma del Dirigente Giuseppe Mauro Ferro, pur riconoscendo l’evidente contraddizione della prescrizione in esame con la politica di sviluppo rurale, la Regione Puglia si è limitata a rinviare la questione in sede Comunitaria, affidandosi a un emendamento del senatore De Castro all’articolo 71(3) del Reg. (CE) 1698/2005”. “Gli interventi del POFER – si legge nel documento dei sindaci – sono assolutamente necessari e urgenti per garantire tutela ambientale, sviluppo turistico e ricadute occupazionali ai nostri territori montani. Ribadiamo fermamente l’impossibilità per i piccoli Comuni dei Monti Dauni di coprire l’Iva con proprie risorse. L’iniziativa proposta dal Senatore De Castro, pur essendo apprezzabile e lodevole, non garantisce i nostri Comuni, sia perché non vi sono certezze sull’esito della stessa, sia perché i tempi si annunciano piuttosto lunghi.

Le esigenze del nostro territorio, le Comunità e gli operatori interessati, necessitano di soluzioni concrete e di tempi certi. Per evitare che, tra l’indifferenza delle istituzioni regionali e le lungaggini delle procedure burocratiche comunitarie, si consumi l’ennesimo scippo ai danni dei Monti Dauni, tutti i livelli istituzionali di Capitanata devono farsi carico di questa battaglia a difesa dell’intero territorio