Questione coincenermento C.D.R. alla COLACEM di Galatina. Gianfreda (IDV) presenta un nuovo ordine del giorno per il Consiglio Provinciale
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- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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{affiliatetextads 4,,_plugin}Considerato che:
- Gli impianti di incenerimento rientrano fra le industrie insalubri di classe I in base all'articolo 216 del testo unico delle Leggi sanitarie (G.U. n. 220 del 20/09/1994 , s.o.n.129) e qualunque sia la tipologia adottata (a griglia, a letto fluido, a tamburo rotante) e qualunque sia il materiale destinato alla combustione (rifiuti urbani, tossici, ospedalieri, industriali, ecc) danno origine a diverse migliaia di sostanze inquinanti, di cui solo il 10-20% è conosciuto. La formazione di tali inquinanti dipende, oltre che dal materiale combusto, dalla mescolanza assolutamente casuale delle sostanze nei forni, dalle temperature di combustione e soprattutto dalle variazioni delle temperature stesse che si realizzano nei diversi comparti degli impianti, come è stato descritto anche recentemente. Fra gli inquinanti emessi dagli inceneritori possiamo distinguere le seguenti grandi categorie: Particolato - inalabile (PMIO), fine (PM2.5) ed ultrafine ( inferiore a 0.1 micron) - metalli pesanti, diossine, composti organici volatili, ossidi di Dìbenzofurani di azoto ed ozono. Si tratta in molti casi di sostanze estremamente tossiche, persistenti, bioaccumulabili; in particolare si riscontrano: Arsenico, Berìllio, Cadmio, Cromo, Nichel, Benzene, Piombo, Diossine, Policlorobìfenili, Idrocarburi Policìclici Aromatici (IPA) ecc. Le conseguenze che ciascuno di essi, a dosi anche estremamente basse, esercita sulla salute umana sono documentate da una vastissima letteratura e nuovi effetti sono stati descritti recentemente per molti di essi. .. .
{affiliatetextads 2,,_plugin}Anche il recente studio " Patos" della regione Toscana - che ha raccolto e tipizzato il particolato atmosferico di diverse centraline dislocate nel territorio - attribuisce la maggior variabilità di metalli pesanti riscontrata a Montale, territorio rurale, proprio alla presenza di un impianto di incenerimento per varie tipologie di rifiuti. Arsenico. Berillio, Cadmio, Cromo, Nickel. sono cancerogeni certi (IARC 1 ) per polmone, vescica, rene, colon, prostata; Mercurio e Piombo sono classificati con minor evidenza dalla IARC (livello 2B) ed esplicano danni soprattutto a livello neurologico e cerebrale, con difficoltà dell'apprendimento, riduzione del quoziente intellettivo (Ql), iperattività. Gli inquinanti emessi dagli inceneritori esplicano i loro effetti nocivi sulla salute delle popolazioni residenti in prossimità degli impianti o perché vengono inalati, o per contatto cutaneo, o perché, ricadendo, inquinano il territorio e quindi i prodotti dell'agricoltura e della zootecnia. Questo è il caso in particolare delle diossine. Non a caso, il Decreto Legislativo 228 del 18/05/2000 stabilisce che non sono idonee ad ospitare inceneritori le zone agricole caratterizzate per qualità e tipicità dei prodotti. In diversi paesi europei ( Olanda, Spagna, Belgio, Francia) sono state segnalate contaminazioni da diossine, specie di latte e suoi derivati, in aziende agricole poste in prossimità di tali impianti. Non va dimenticato inoltre che gli alimenti eventualmente contaminati possono essere distribuiti e consumati altrove, per cui la popolazione esposta può essere ovviamente molto più numerosa
- che la Ditta Colacem spa ha predisposto e presentato per l'approvazione un progetto per il coincenerimento di combustibile derivato da rifiuti (CDR) nella linea di cottura dei Clinker da cemento in esercizio nello stabilimento sito in Galatìna in Via Corigliano d'Otranto;
- che in relazione a tale richiesta di autorizzazione sono state evidenziate fortissime perplessità dai Consigli di buona parte dei Comuni vicino all'impianto in questione, nonché da numerosissime Associazioni e Comitati con sede nei Comuni medesimi;
- che gli argomenti portati da Consigli Comunali, Associazioni e Comitati fanno capo:
- al riscontro della circostanza per cui il territorio compreso tra i Comuni di Sogliano Cavour, Gelatina, Cutrofiano, Corigliano d'Otranto, Solete come si evince dal PRQA (Piano Regolatore della Qualità dell'Aria) redatto nel marzo 2008, per conto della Regione Puglia da Arpa Puglia, CNR, ISAC Università degli Studi di Bari e di Lecce, è già fortemente condizionato dalla presenza di quasi il 50% degli impianti dell'intera Provincia di Lecce responsabili delle maggiori emissioni in atmosfera degli inquinamenti nominati dal D. M. 60/02;
- alla circostanza dell'aumento esponenziale di neoplasie causate da inquinamento ambientale nelle popolazioni residenti all'interno del quadrilatero compreso fra i Comuni di Sogliano Cavour, Cutrofiano Corigliano d'Otranto, Soleto e Galatina, entro cui si posiziona lo stabilimento industriale di cui si verte;
- che Amministrazioni, Associazioni e Comitati hanno organizzato una serie di manifestazioni pubbliche, nel corso dell'ultima delle quali, il 12 u.s. a Soleto, è stata consegnata una petizione popolare contraria al coincenerimento dei CDR presso Colacem che ha trovato circa 1900 sottoscrittori a Soleto e 1700 a Galatina.
Con voti …………………..
{affiliatetextads 1,,_plugin}DELIBERA
- di ribadire il valore essenziale e primario - quale bene da tutelare al pari dei valori fondamentali dell'uomo - della salute pubblica ed in ispecie della salute delle popolazioni insediate nel territorio circostante l'impianto di Colacem spa.
- di condividere, in quanto fondate, le preoccupazioni circa l'aggravamento delle condizioni ambientali e dell'incidenza di tale aggravamento sulla salute delle popolazioni in questione a seguito della messa in esercizio del coincenerimento del CDR da parte di Colacem spa;
- di manifestare la propria volontà politica contraria all'avvio di tale esercizio, impegnando al contempo il Presidente della provincia a rappresentare tale indirizzo consiliare presso tutte le sedi istituzionali interessate, nonché ad adoperarsi affinché i procedimenti amministrativi avviati da Colacem vengano condotti in maniera trasparente e rigorosa tenendo a fondamento l'indirizzo consiliare dinanzi ad ARRA ed ASL sopra espresso