La pasta biologica è sinonimo di una filiera al 100% naturale e Made in Italy, garantita dal sigillo Icea, l’Istituto Certificazione Etica e Ambientale, il più grande ente italiano di certificazione biologica, che controlla oltre il 40% della superficie bio coltivata a grano duro. Icea approfondirà il tema nel convegno “Bio… che pasta!” sabato 2 aprile nell’ambito di Pasta Trend, il Grande Salone della Pasta, dal 2 al 5 aprile a BolognaFiere: produttori di semi e cereali, pastifici ed esponenti del mondo del biologico si confrontano sulle prospettive del settore.

Il convegno “Bio… che pasta!” e lo show cooking

{affiliatetextads 1,,_plugin}Il convegno approfondirà le qualità e le caratteristiche di produzione della pasta biologica, partendo da un “esempio virtuoso” di materia prima, made in Puglia: il grano duro Senatore Cappelli. Definito “razza eletta” negli anni ’30 - ’40, il grano duro Senatore Cappelli è tipico della Puglia e Basilicata. Il suo nome è un omaggio al senatore abruzzese Raffaele Cappelli, promotore nei primi del Novecento della riforma agraria che ha portato alla distinzione tra grani duri e teneri. È un frumento duro, aristato (cioè dotato di ariste, i filamenti che si notano nelle graminacee), ottenuto per selezione genealogica a Foggia, nel 1915 da Nazareno Strampelli. Per decenni è stata la coltivazione più diffusa, fino al diffondersi delle varietà più produttive: la pianta, infatti, ha un’altezza di ca. 1.80 m, superiore a quella del grano comune. Questo grano contiene percentuali più elevate di lipidi, amminoacidi, vitamine e minerali ed è altamente digeribile; non ha mai subito le alterazioni delle tecniche di manipolazione genetica dell’agricoltura moderna, che sacrificano sapore e contenuto tradizionale a vantaggio di rendimento elevato.

E domenica 3 aprile si passa dalla teoria… alla pratica: è previsto per le 17.30 uno show cooking dedicato al “cavatello di grano arso” con esperti di cucina pugliese all’opera.