I NUMERI DELL’AGRICOLTURA. La provincia foggiana e, più in generale, l’intera Puglia esprimono qualità e numeri d’eccezione in campo agricolo dove operano oltre 350mila imprese, di cui più di 60mila solo nella Daunia. La superficie agricola totale in Puglia è di circa 1.379.278 ettari. Tra le province, Foggia primeggia con una superficie utilizzata di quasi 500.844 ha, circa il 40,1 per cento della superficie agricola utilizzata della regione. L’agricoltura, in Puglia, significa 32 milioni di giornate lavorative in un anno. Nella nostra regione, l’88,4 per cento delle aziende pratica le coltivazioni legnose agrarie (vite, olivo, agrumi, fruttiferi). La Puglia primeggia fra le regioni italiane per la produzione di uva da tavola, di olio e di vino.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Le aziende viticole censite in Puglia ammontano a 83.518 unità e rappresentano il 23,7 per cento delle aziende agricole totali localizzate nella regione e il 10,5 per cento delle aziende con vite presenti in Italia. Bari figura al primo posto tra le province della regione con 25.454 aziende viticole, di cui il 10 per cento presente nel comune di Barletta (2.538 aziende) e l’8 per cento nel comune di Rutigliano (2.035), mentre la provincia di Foggia primeggia per superficie viticola con circa 31.755,31 ha. Per quanto riguarda i capi di bestiame, nella provincia di Bari è localizzata la maggior parte delle unità allevatrici di bovini (1.705), di equini (462) e allevamenti avicoli (1.282), mentre in provincia di Foggia è presente un’alta concentrazione di aziende di bufalini (39), suini (423), ovini (955) e caprini (495).

L’AUTHORITY ALIMENTARE. Tra le questioni importanti per le industrie agroalimentari e per gli stessi agricoltori pugliesi resta il nodo da sciogliere circa l’istituzione, a Foggia, dell’Autorità per la Sicurezza Alimentare. Per avere la sede dell’Authority, la Capitanata ha messo in campo un progetto che punta - oltre che sulla naturale vocazione agroalimentare dell’intera provincia - sull’integrazione tra l’Autorità nazionale per la sicurezza alimentare e una serie di “agenzie” di ricerca già esistenti sul territorio: Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura, Lachimer (laboratorio chimico merceologico), Istituto Zooprofilattico, Istituto Sperimentale per la Zootecnia, Istituto Sperimentale per le Colture Foraggere. Un’integrazione sostenuta dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Foggia, dall’azienda sanitaria e che può contare su Bioagromed, il Centro di Ricerca Interdipartimentale dell’Università di Foggia (Istituto per la Ricerca e le Applicazioni Biotecnologie per la Sicurezza e la Valorizzazione dei Prodotti Tipici e di Qualità).