Maruggio (TA) - L'Arci contro l'amministrazione comunale
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- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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In sede di riunione delle associazioni iscritte all’albo, tale atteggiamento è stato additato da parte dell’assessore al Marketing Territoriale e al Rapporto con le Associazioni Alfredo Longo, come volontà di “autoemarginazione” e chiusura, considerazione fatta purtroppo, senza tenere in conto la scarsa disponibilità di risorse finanziarie dell’associazione stessa che, non essendo a scopo di lucro, si sostiene grazie ai contributi volontari e all’auto tassazione dei soci e che quindi ha difficoltà di natura meramente economica nel portare a termine progetti al di fuori del proprio circolo.
Il “rimprovero” del’assessore è da considerarsi, oltretutto, non rispondente a verità. Proprio lo scorso 29 aprile l’ARCI Maruggio ha ospitato la Carovana Internazionale Antimafie, allestendo in uno spazio pubblico, l’androne della scuola dell’infanzia, una manifestazione contro l’illegalità e le mafie, seguita con interesse in Italia e nei Paesi balcanici.
Questa piccola pubblica critica è stata, forse a torto, interpretata dai membri dell’associazione come un atteggiamento di apertura e volontà di collaborazione da parte dell’assessore, ecco perché ad essa è seguita una richiesta di contributo finanziario per la realizzazione di un’iniziativa di carattere ricreativo/culturale il 1 maggio a Campomarino. Trascorsi i 30 giorni entro i quali, secondo l’art. 2 della legge 241/90, una pubblica amministrazione è obbligata a chiudere i procedimenti amministrativi, all’ARCI Paisà non è stata notificata alcuna risposta ufficiale, salvo venire a conoscenza del fatto che l’associazione Free Music di Manduria organizzerà una serie di eventi il giorno della Festa del Lavoro proprio a Campomarino.
Ovviamente non ci permettiamo di sindacare sulla legittimità della scelta dell’associazione manduriana; il punto è piuttosto la negligenza dell’apparato amministrativo comunale che non ha reso noto, per tempo e con i mezzi previsti dalla legge, l’esito della richiesta e le ragioni del rifiuto lasciando i membri del direttivo ARCI in balia delle solite voci di corridoio e delle comunicazioni informali. Il rispetto delle procedure è quindi da considerarsi un obbligo di una sola delle parti in causa…tanto per cambiare….
Cogliamo l’occasione di far inoltre notare l’assenteismo e il disinteresse delle istituzioni maruggesi anche nei confronti delle iniziative di carattere sociale come la sopracitata Carovana Antimafie, manifestazione itinerante che ha straordinariamente fatto tappa a Maruggio in quanto l’ARCI Paisà negli ultimi tempi si è distinta all’interno del circuito ARCI regionale e provinciale e additata come associazione “virtuosa” e meritevole di ospitare un evento internazionalmente conosciuto.
Nemo propheta in patria, la legittimazione arriva da “fuori” ed è estremamente gratificante….rimane sempre il solito amaro in bocca per l’indifferenza della propria comunità.