“Anche nella nostra Regione la situazione occupazionale non mostra segnali di miglioramento – continua Pugliese - e il tasso di disoccupazione continua a superare il 14%, mentre tra i giovani si attesta al 39,5%. Ma la situazione occupazionale è strettamente correlata, tra gli altri fattori, al numero di aziende presenti sul territorio”.

In Italia, infatti, il primo trimestre 2011 ha segnato un saldo negativo, tra iscrizioni e cancellazioni dai registri della Camere di  Commercio, di 9.638 unità, pari a -0.16%. Addirittura peggiore il dato della Puglia, dove con -1.572 si è raggiunto il -0,41% e il dato specifico relativo al comparto artigiano, dove, sempre nello stesso periodo, nella nostra regione il saldo è stato di -1,18%.

{affiliatetextads 1,,_plugin}“Il territorio e i suoi cittadini – chiosa il Segretario Generale della UIL regionale - hanno bisogno non di slogan privi di contenuti, ma di attenzioni e di misure specifiche e concrete: incentivi all’occupazione, diminuzione delle tasse che gravano sul costo del lavoro, qualificazione e riqualificazione. L’occupazione è il vero motore dell’economia, in assenza di lavoro i cittadini non hanno capacità di spendere e, quindi, di innescare meccanismi virtuosi che portano ad una crescita della produzione e della produttività. E sulla diminuita capacità di spesa dei cittadini non dobbiamo dimenticare, in questo quadro, che ad aprile l’inflazione ha toccato il 2,6%, ovvero il massimo dal 2008, mentre dal solo inizio anno l’incremento è del 2,2%. In assenza di lavoro i cittadini, spesso ridotti in condizioni di povertà, vivono una condizione di dramma sociale”.